Investimenti per lo sviluppo, la ricerca e il progetto del treno a trazione distribuita per il trasporto regionale Omneo, ma anche l’impegno a valutare, entro il mese di luglio, quando si esaurirà l’attuale carico di lavoro, a spostare alcune lavorazioni da altri stabilimenti Bombardier nel sito vadese.
Questo in estrema sintesi l’esito della visita allo stabilimento Bombardier del presidente del gruppo Per Allmer, lo riferisce la Fiom Cgil.
«Per noi c’è moderata soddisfazione – dice Andrea Pasa, il segretario generale della Fiom di Savona – uno dei tre nodi che avevamo manifestato nei precedenti incontri con l’azienda e con le Istituzioni è stato sciolto, restano però ancora da sciogliere gli altri due, ovvero l’omologazione del treno a trazione distribuita e l’effettivo concorso di Bombardier alle commesse che ci saranno da parte di Trenitalia».
Alla Regione Liguria verrà chiesto di fissare un incontro con la Società con l’obbiettivo di arrivare alla stipula di un Accordo di programma specifico, che tenga insieme i temi degli investimenti e delle garanzie occupazionali per il prossimo medio lungo periodo oltre a quanti e quali ammortizzatori sociali conservativi potranno essere messi in campo in vista di una commessa per il trasporto regionale e quindi l’investimento definitivo sul treno Omneo che arriverà non prima di un anno o due.
«Ogni euro pubblico dovrà essere subordinato al mantenimento degli attuali livelli occupazionali –sostiene Pasa – negli ultimi decenni lo stabilimento di Vado Ligure ha garantito al Gruppo Bombardier più di 300 milioni di euro di utili, l’Italia è il secondo Paese in fatto di investimenti in Europa nel settore ferroviario e Trenitalia rappresenta per Bombardier uno dei più importanti clienti a livello europeo. Come dire, vi sono tutte le condizioni perché Bombardier investa in Italia nel sito di Vado Ligure che è l’unico sito produttivo del Gruppo nel nostro Paese, con vocazione anche di progettazione, sviluppo dei prodotti e di manutenzione e service».
Preoccupazione per la vendita a Hitachi di Ansaldo Breda da parte di Finmeccanica e per le scelte strategiche commerciali di Bombardier Vado Ligure degli ultimi 2-3 anni: «Per il primo punto vogliamo capire che cosa potrà cambiare per l’alleanza in atto tra Bombardier e Ansaldo Breda per la costruzione e progettazione del treno superveloce Zefiro 1000, per il secondo punto, vorremmo capire perché Bombardier non ha partecipato alla gara indetta da Trenitalia per la commessa delle carrozze Z1, commessa che avrebbe potuto garantire allo stabilimento di Vado Ligure un positivo carico di lavoro per il 2016 e 2017, vinta non certo da una azienda di secondo piano ma da un colosso come Alstom che conta 8 stabilimenti produttivi in Italia e circa 3000 dipendenti sul territorio nazionale».
La Fiom lancia ancora una volta un appello al governo e di conseguenza alle Regioni e a Trenitalia, perché investano davvero sul settore ferroviario con un intervento straordinario anche del pubblico, puntando sul trasporto regionale».