Nuove tutele di prevenzione e protezione per le dottoresse mamme che svolgono il servizio di guardia medica. Sono state decise dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla salute Claudio Montaldo, approvando l’accordo con i medici di medicina generale e le loro organizzazioni sindacali, per andare incontro alle esigenze delle lavoratrici donne incinte. Le nuove norme entrano subito in vigore e prevedono, una volta comunicato lo stato di gravidanza, l’assegnazione della dottoressa a mansioni prive di rischio per lei e per il bambino, mantenendo l’inquadramento giuridico e lo stesso stipendio. In base alle nuove tutele previste non verranno dunque impiegate in orari notturni e in interventi in auto e verranno mantenute in attività operative all’interno dell’azienda. Sarà la Asl di competenza a individuare le nuove mansioni utili e non rischiose per la donna medico. «Si tratta di un primo passo – ha spiegato Montaldo – all’interno di un quadro normativo complessivo, in vista di un miglioramento del contratto di guardia medica che dovranno essere portato avanti a livello nazionale, per equiparare le tutele della maternità delle dottoresse di guardia medica con quelle di altre categorie di lavoratrici».