Dal 2007 al 2012 sono 40 i casi di spiaggiamento cetacei nella sola Liguria, è anche per questo motivo che Genova è stata scelta come sede per il centro nazionale di diagnosi su questo fenomeno, che non ha un’unica causa. Per la tutela e il benessere non solo degli animali, ma anche dell’uomo, è stato deciso di mettere in rete le competenze degli Istituti zooprofilattici per avere una visione globale e poter accedere a fondi europei. L’obiettivo è capire quali sono i problemi che portano i cetacei alla perdita dell’orientamento e limitare le malattie che questi animali possono trasmettere all’uomo.
«Abbiamo registrato spiaggiamenti maggiori tra il 2007 e il 2012 – spiega Silvio Borrello, della direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute – per questo è nata l’idea di un tavolo di monitoraggio e di una rete. Quello di Genova sarà il punto di riferimento nazionale per tutti gli istituti zooprofilattici». Il 40% dei cetacei spiaggiati esaminati è stato trovato positivo al morbillo, che è trasmissibile all’uomo. «Mettiamo in linea – aggiunge Borrello – tutti gli istituti per avere diagnosi certe, in più sarà fatta formazione al personale e anche un’operazione di informazione sanitaria, visto che chi tocca questi animali senza le dovute precauzioni può rischiare di essere contagiato». Il consiglio del ministero è di chiamare subito il numero della Capitaneria di Porto (1530) in caso di rilevamento di comportamenti anomali. «Questa ricerca ha una valenza internazionale. Quello di Genova è l’unico centro di riferimento a livello europeo».
Maria Caramelli, direttore generale dell’Istituto zooprofilattico Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che sarà a capo della rete, dice: «I centri non comunicavano tra loro, ciò ha sempre impedito una visione globale. Lavoriamo già col centro mondiale per i cetacei in California e in futuro vorremmo unificare e condividere la stessa procedura in caso di spiaggiamento».
La sede di Genova è in piazza Borgo Pila, anche se il laboratorio si dovrebbe spostare nell’area portuale. L’istituto si avvale della collaborazione soprattutto del presidio territoriale di Imperia. Le analisi diagnostiche verranno fatte a Torino.