44 uffici postali a rischio in Liguria. Nel piano industriale di Poste Italiane è contenuto il piano di chiusura definitiva di circa 450 uffici postali in Italia e di riduzione dell’apertura per circa altri 600, con un totale di oltre 1000 interventi di cui ben 44 sul territorio ligure. L’intenzione di Poste Italiane è quindi quella di razionalizzare ulteriormente la presenza degli uffici postali sul territorio concentrando la propria presenza nelle zone più redditizie.
Nel particolare la scure del taglio dei servizi calerà indistintamente sugli uffici di tutte le province liguri. Per Genova: uffici postali di Canepa, Bertigaro, Cavi di Lavagna, Roccatagliata, San Lorenzo della Costa, Bargone, Giovi, ufficio postale di via XII Ottobre a Genova, Sant’Ilario, via Gramsci. Per Savona: uffici postali di Finale Ligure1, Ellera, Casanova di Varazze e corso Ricci in Savona. Per Imperia-Sanremo: ufficio postale Borghetto San Nicolò, Montemarcello. Per La Spezia: Scurtabò, San Venerio, Bastremoli, Fezzano.
L’Slp Cisl di Genova e Liguria spiega che le iniziative fin qui riportate sono state rappresentate come riferite agli anni 2013 e 2014, a cui dovranno seguire ulteriori chiusure/razionalizzazioni per gli altri anni. La preoccupazione del sindacato è che la politica industriale dell’azienda, che vuole concentrare la propria presenza sui territori più ricchi, non colga l’enorme opportunità che la rete (fisica e infrastrutturale) potrebbe offrire ai cittadini e all’intera economia del Paese.
Contrarietà e perplessità sono state espresse verso un progetto che “penalizza fortemente parte del territorio con pesanti ricadute anche occupazionali”. L’Slp Cgil sottolinea anche che la realtà quotidiana è sempre più insostenibile: organici insufficienti che non consentono la corretta copertura delle postazioni di sportello, delle sale, dei corner, dei ruoli specialistici con gravi ricadute sui lavoratori e sulla clientela, situazione degli uffici postali in moltissimi casi non adeguate agli standard di sicurezza, strumenti di lavoro inadeguati, sistemi informatici spesso in tilt, dotazione degli uffici scarsa e obsoleta, criticità nei contact center riferibili ai tempi di chiamata in cuffia, continue modifiche alla struttura commerciale.
L’Slp Cisl preannuncia un percorso di informazione e di mobilitazione della categoria attraverso una serie di assemblee sui luoghi di lavoro, che si svolgeranno in questo mese.