Centotrentatre milioni di risparmi su base d’asta dal 2010, di cui 58 milioni solo nel 2014, sia per l’acquisto di farmaci sia di beni e servizi sanitari, 26 gare per un importo che nel 2014 si è attestato sui 700 milioni di euro e 10 gare aggiudicate per 400 milioni. Sono questi alcuni dati emersi oggi nel convegno alla Camera di Commercio di Genova sul primo bilancio di attività della centrale regionale degli acquisti che dal 2013 è stata incorporata nell’agenzia regionale sanitaria. Un incontro organizzato dall’assessorato alla salute della Regione Liguria, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il direttore dell’agenzia sanitaria regionale Francesco Quaglia e il direttore della Asl 3 genovese Corrado Bedogni, per fare il punto sui 7 anni di attività della centrale e i risparmi ottenuti, tenendo conto che circa il 60% del bilancio regionale è utilizzato per l’acquisizione di beni e servizi sanitari. Negli ultimi 4 anni la centrale è passata dalle 10 gare indette nel 2010 alle 26 del 2014, passando da un importo che oscillava dai 31 milioni di euro nel 2011 ai 157 mln nel 2013, che l’anno scorso ha raggiunto i 708 milioni. «Da quando esiste la centrale regionale acquisti – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo – sono stati raggiunti risparmi tangibili che hanno consentito alla Regione Liguria di andare incontro alle nuove esigenze della sanità, contribuendo all’acquisto di farmaci innovativi che possono migliorare la salute dei liguri, oltre ad aver consentito di uniformare le tipologie di strumentazioni da Ventimiglia a Sarzana». Tra le gare effettuate quella del lavanolo di tutta la sanità (biancheria, divise, lenzuola, materassi, teli) la ristorazione, lo smaltimento dei rifiuti, la pulizia e poi farmaci, cateteri, protesi ortopediche, pacemaker. «In tutti gli ambiti operativi – ha raccontato Montaldo – e all’unificazione delle gare i risultati sono stati buoni. In alcune gare rispetto allo storico non c’è stata troppa differenza, ad esempio in quella dei mezzi di contrasto, ma rispetto al resto d’Italia abbiamo raggiunto un’ottima cifra, tanto che altre Regioni stanno aspettando la nuova procedura di gara della Liguria per copiarla, perché è riuscita a mantenere un prezzo di mercato stabile». Un altro esempio di gara sono stati i pannoloni che riguardano circa 14 mila utenti solo nella Asl 3 Genovese. La gara ha consentito di aggiudicarsi il pezzo singolo a 0,618 che per anni è stato il miglior prezzo nazionale, successivamente il Veneto ha assegnato una fornitura a 0,51».
L’attività della centrale ha preso il via come consorzio con sede nell’ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena e un organico di 5 persone. Dal 1 gennaio 2013 è stata incorporata dall’agenzia regionale sanitaria, acquisendo il personale dei provveditorati delle vaie aziende sanitarie e raggiungendo i 27 dipendenti.