Si chiama Ligurian Logistic System e unisce le tre associazioni di categoria degli spedizionieri con l’obiettivo di recuperare i traffici perduti. Un unico interlocutore per i vari soggetti della portualità e delle istituzioni. Un unico sistema informativo e altre iniziative per contribuire allo sviluppo della portualità ligure.
Maurizio Fasce, presidente Spediporto e presidente di turno della nuova società, spiega: «Per la prima volta le tre associazioni di categoria mettono insieme la propria esperienza e lavorano insieme per obiettivi comuni. La nostra volontà è di imporci come unico rappresentante nei confronti delle associazioni della portualità e degli enti pubblici». La telematica sarà uno dei punti focali per lo sviluppo, ma anche per la progettualità retroportuale. Ci sarà così un unico soggetto trasversale e rappresentativo di più di 10 milioni di dati raccolti nei tre porti liguri. Alessandro Laghezza, presidente dell’Associazione Spedizionieri del Porto della Spezia, aggiunge: «Finalmente il campanilismo è superato. Le tre associazioni continueranno a esistere, ma lavoreranno insieme per lo sviluppo: consolidando le realtà che si occupano del 60% delle procedure di spedizione in. Italia. Mettendo a sistema e a frutto competenze simili possiamo fare scuola in Italia. Noi ci siamo e ci proponiamo come interlocutore primario».
«Noi rappresentiamo la merce – dice Alessandra Orsero, presidente Isomar Savona – e sappiamo che ci sono trattamenti disomogenei in ogni porto. La nuova società vuole recuperare i traffici che abbiamo perso».
«Passi concreti da parte di altri non ci sono stati – rileva Fasce – in pochi mesi noi abbiamo trovato questa soluzione che è il primo vero passo verso una struttura regionale». Una percentuale del personale di ogni associazione sarà al lavoro per la nuova società che avrà sede a Genova, in via Roma, dov’è Spediporto. «Le nostre autorità portuali – dichiara il direttore generale di Spediporto Giancarlo Botta – sono andate avanti a costruire modelli per il proprio territorio di competenza, ma le sfide sono cambiate. Abbiamo una richiesta insistente di accorpare gli enti e gli operatori si interrogano come mettere a sistema tutto ciò. Penso a E-Port e al fatto che riguardi solo Genova, noi abbiamo deciso di dare un respiro regionale».