A fianco al nuovo waterfront di Levante, a Genova, nascerà anche il Parco della Foce. Lo annuncia il sindaco, Marco Bucci, a margine di una conferenza stampa al Salone nautico, come riporta l’agenzia Dire.
Un polmone verde in continuità con gli elementi naturali della riqualificazione del fronte a mare, per complessivi 65.000 metri quadrati e oltre 4.000 alberi.
«La zona di piazzale Kennedy diventerà un parcheggio sotterraneo per oltre mille posti, a piano unico – spiega il primo cittadino – la parte in superficie sarà un parco, con piante, prati, possibilità di passeggiare e andare in bicicletta. Sarà la congiunzione tra l’area del Porto antico e del Waterfront con quella di corso Italia e Boccadasse. Avere tutto questo verde sul mare a Genova è davvero un dono per tutti».
Il parcheggio, con il parco soprastante, verrà realizzato in project financing e sarà pronto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, ma è ancora top secret il nome dell’azienda proponente. Posti auto, dunque, a pagamento e zona verde totalmente pubblica. «Non possiamo ancora sapere i dettagli perché dipenderà dal progetto, ma si tratterà di una concessione attorno ai 30-40 anni − anticipa il sindaco − un parco sulla riva del mare, con il clima mite che abbiamo noi, sarà una cosa unica, un’area di piacere che sarà anche collegata alla spiaggia, non solo e non necessariamente balneare, ma per godere del mare anche gli altri nove mesi all’anno».
Davanti alla nuova spiaggia prevista anche la realizzazione di una diga soffolta per evitare l’erosione marina in caso di mareggiate.
«Tutti i canali del nuovo waterfront di Levante saranno finiti in tempo per il Salone nautico del 2022, che potrà godere di 400 posti barca in più, un aumento del 40% rispetto alle disponibilità attuali» annuncia anche Bucci.
Il sindaco specifica: «Nel 2023 terminerà la costruzione degli edifici e nel 2024 termineranno le costruzioni della Casa della vela, che sta suscitando tanto interesse visto che è pensata soprattutto per i giovani, e della nuova Torre piloti. Non mi aspettavo che il waterfront avesse così tanto successo perché non avevo capito che non è soltanto un’operazione urbanistica, ma è anche il recupero e il rilancio di una tradizione della città che incide molto sull’economia».