Progettare la simulazione di un ambulatorio richiede diverse competenze. Per progettare il loro ambulatorio gli studenti della quarta classe del liceo scientifico dell’istituto genovese Champagnat coinvolti nel “Progetto interdisciplinare in ateneo di alternanza scuola-lavoro” potranno contare sulla collaborazione delle facoltà di Medicina, Economia, Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze politiche e Architettura e del Centro di simulazione medica avanzata. E metteranno a frutto la formazione liceale, ampia e complessa e non collegata a un percorso tecnico o specifico come altri indirizzi di scuola superiore di secondo grado.
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Hanno presentato il Progetto interdisciplinare questa mattina ai Magazzini del Cotone di Genova, nell’ambito di Orientamenti, Marco Giovine, delegato dal rettore dell‘Università, Ernesto Pellecchia, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Simone Bazzurro, responsabile sanitario del Cisom ( Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta), il comandante Felice Monetti della Capitaneria di Porto di Genova, Massimo Banaudi, preside dello Champagnat.
Cisom e Capitaneria di porto mostreranno ai giovani come avvengono le operazioni di ricerca e salvataggio in mare (sono previsti anche giri di perlustrazione in motovedetta), il Simav offrirà la possibilità di utilizzare le tecnologie di ultima generazione di simulazione medica attraverso manichini ad alta fedeltà, di studiare casi virtuali presentati al computer e di simulare un ambiente ospedaliero o ambulatoriale. Gli studenti eseguiranno operazioni di rianimazione cardio-respiratoria, manovre di disostruzione delle vie aeree, interventi in casi di avvelenamento, emorragie, ferite e traumi.
Per progettare l’ambulatorio bisognerà, attraverso un breve seminario di geopolitica, avvicinarsi alle tematiche della globalizzazione e poi imparare a gestire un bilancio, pianificare le spese delle attrezzature sanitarie, coordinare le persone, predisporre piani di fundraising, analizzare dati statistici, progettare tecnologie e soluzioni architettoniche, utilizzare farmaci.
Ogni allievo otterrà una certificazione delle competenze secondo le valutazioni del tutor interno. Si ritiene che alla fine del corso i ragazzi avranno acquisito sensibilità alle problematiche del welfare globale, con particolare riferimento ai problemi di emergenza e soccorso, e sapranno individuare bisogni ed emergenze nel campo della salute e dello sviluppo sociale. Se così sarà il progetto pilota dello Champagnat verrà proposto ad altri istituti scientifici genovesi.