Un cambio di rotta che si concretizza anche nella redazione del primo Bilancio di sostenibilità aziendale intitolato “Da rifiuto a risorsa”. Amiu, che, ha anticipato il presidente Marco Castagna, a breve presenterà una app per la segnalazione istantanea dei rifiuti ingombranti sparsi per la città, sta continuando l’opera di comunicazione all’insegna di una trasparenza che nei scorsi anni (anche alla luce delle recenti inchieste giudiziarie) è stata solo un miraggio.
Un’occasione per fare il punto sui dati principali dell’azienda: 1700 dipendenti, 5 società partecipate, 173 milioni di fatturato per il gruppo che ha una flotta di 902 mezzi, di cui 524 per la raccolta dei rifiuti.
700 mila i cittadini serviti nell’area metropolitana di Genova, 14 i presidi logistici e ben 3 milioni di mq di strade e marciapiedi. Nel 2015 sono state raccolte 320 mila tonnellate di rifiuti, 200 mila delle quali sono state smaltite fuori regione a causa della chiusura di Scarpino, a un costo di 28 milioni.
Nel 2015 a raccolta differenziata invece ha garantito ricavi per 4,4 milioni. Inoltre viene evidenziato che Amiu produce anche energia: 70 milioni di kWh, che corrispondono al fabbisogno di una città di 120 mila abitanti e un risparmio di 320 tonnellate di Co2.
«Se questo Bilancio fosse stato pubblicato prima, sarebbe stato per me uno strumento utilissimo – dice l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova Italo Porcile – avrei capito in mezza giornata l’abc dell’azienda e i servizi che gestisce. Non c’è solo creazione di consenso e autocelebrazione».
Intanto viene pubblicato il piano finanziario relativo alla chiusura della discarica di Scarpino, con un impatto tariffario annuo (su 30 anni) di oltre 4 milioni di euro su un totale di costi straordinari di 123 milioni.
Il conto economico 2015 ha visto un valore della produzione di 168 milioni con un saldo negativo di gestione finanziaria di -702 mila euro, con la gestione straordinaria l’utile dell’esercizio è arrivato a 121 mila euro. Il valore aggiunto globale lordo è stato superiore a 85 milioni, si tratta di una cifra che misura la capacità dell’azienda di creare valore per i propri pubblici di riferimento.
Non manca il riferimento alla vicenda Scarpino, con il procedimento penale legato alle tracimazioni di percolato: l’azienda ha chiesto il patteggiamento, accolto dall’autorità giudiziaria perché Amiu si è dotata di un nuovo modello di organizzazione e gestione e di un nuovo management: la sanzione è stata di 136 mila euro. Sulla vicenda Switch 1988, i cui dirigenti sono stati accusati di turbativa d’asta e corruzione nell’ambito di appalti di opere e servizi da parte di Amiu, l’azienda è in questo caso parte lesa.
«Passiamo da un sistema basato sulla discarica a un sistema industriale orientato al recupero di materia – sottolinea Castagna – abbiamo chiuso la gara per l’impianto di trattamento del percolato a Scarpino, in vista dell’autorizzazione per il polo di Scarpino 3, se riusciremo a realizzare un ciclo virtuoso, i costi della Tari tenderanno a scendere». Nel 2015 la raccolta differenziata a Genova si è attestata al 39%.
Per ricevere il bilancio inviare un’e-mail a comunicazione@amiu.genova.it