Chiudono in cauto rialzo le borse europee, di fronte alla notizia della tregua tra Usa e Cina nel confronto sui dazi raggiunta al G20 di Osaka e alle nuove minacce del presidente Donald Trump di imporre tariffe contro la Ue in attesa della sentenza dell’ Organizzazione mondiale del commercio sulla vicenda delle sovvenzioni dell’ Unione ad Airbus. Parigi segna +0,16%, Francoforte +0,04%, Londra +0,82%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share a 23.341,45 punti (+0,66%) e Ftse Mib a 21.392,87 punti (+0,65%), mentre lo spread Btp Italia/Bund a dieci anni si è ridotto ancora, arrivando a 222 punti base da 231 pb di ieri sera, sulla scia dell’intesa che si sta profilando tra commissione Ue e governo italiano sui conti pubblici dell’Italia.
A Piazza Affari il maggior rialzo del Mib è di Atlantia (+3,79%) che ieri sera aveva chiuso con -3,23% a causa delle ripetute dichiarazioni di esponenti di M5s sulla revoca delle concessioni autostradali: le ultime dichiarazioni del vicepremier Di Maio in fatto di revoca delle concessioni sono state giudicate più possibiliste. Sono scesi invece i petroliferi che ieri erano saliti, nonostante l’estensione di altri nove mesi del taglio alla produzione deciso dall’Opec Plus. Saipem (-2,72%) e Tenaris (-2,33%) segnano i maggiori ribassi del Mib.
Sul mercato valutario euro/dollaro a 1,129 (da 1,131 di ieri), dollaro/yen a 108,11 (da 108,3) ed euro/yen a 122,12 (da 122,55).
Scende il petrolio, il Wti con contratto di consegna ad agosto cede il 3,1% a 57,2 dollari al barile, in scia con il Brent di settembre a 63,4 dollari (-2,4%).