Tre progetti divisi per fasce di età: 0-6; 6-14 e 14-18 anni tra laboratori per bambini e genitori, contrasto alla dispersione scolastica, cura del territorio, avviamento al lavoro. Un contributo da 175 mila euro che si incardina nell’emergenza, ma che guarda al futuro, perché «sarebbe stato più facile finanziare libri o abbonamenti al trasporto pubblico», dice il segretario generale della Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi.
La Fondazione torinese arriva a dicembre, a distanza di quattro mesi dalla tragedia del ponte Morandi, proprio perché ha un obiettivo sul lungo periodo per i giovani della val Polcevera, soprattutto per i 119 ragazzi delle famiglie degli sfollati.
«È importante pensare agli aspetti edilizi – spiega Nicola Crepax, direttore della Fondazione per la Scuola, ente strumentale della Compagnia – ma se una volta che tutto sarà sistemato, non ci saranno più le relazioni sociali nel quartiere, sarà stato tutto inutile».
A Rivarolo partiranno le attività di un centro territoriale per gli studenti delle elementari, con servizio doposcuola e supporto ai compiti. In piazza Petrella a Certosa invece sarà localizzato il centro per i più grandi con educatori ed esperti per consigliare i percorsi di avvio al lavoro. Al Campasso i ragazzi di piazza Petrella saranno coinvolti in situazioni di cura e ripristino delle aree boschive, dei sentieri e delle barriere antropiche.
La rete di progetto metterà a disposizione delle attività un gruppo di ragazzi con competenze di documentaristi e film-maker. Questo gruppo realizzerà un video-racconto delle attività progettuali.
Il progetto della Compagnia di San Paolo testimonia il crescente interesse nei confronti della comunità ligure e soprattutto genovese. La prova sta anche nelle cifre elencate da Roberto Timossi, componente del comitato di gestione: «In 5 anni il nostro impegno in Liguria è cresciuto da 4,5 milioni a 16 milioni, di cui Genova rappresenta circa l’80%. Presto faremo con il Comune un accordo-quadro come con Torino. non vogliamo essere erogatori di risorse, ma contribuire, lavorando insieme alle istituzioni locali, allo sviluppo dei territori».
In ambito culturale, per esempio, Compagna di San Paolo sostiene Palazzo Ducale, il Teatro della Tosse, ha finanziato l’aggregazione tra Teatro Stabile e Archivolto per dar vita al Teatro Nazionale, dà vita ciclicamente a bandi dedicati alle associazioni culturali, a chi fa innovazione, ma anche nel sociale e nell’ambito della ricerca. In quest’ultimo caso è stata trovata proprio un’intesa con l’Università di Genova. I restauri delle cupole delle chiese di San Lorenzo e Carignano sono stati fatti grazie ai finanziamenti della Compagnia, «ma ci occupiamo anche delle piccole realtà come le confraternite – aggiunge Timossi – con bandi di sostegno per il recupero di parti edilizie degli oratori».
L’assessore allo Sviluppo Economico Giancarlo Vinacci conferma la collaborazione: «Abbiamo intenzione di fare un lavoro insieme per avere un aiuto nel pianificare gli investimenti per prossimi tre anni e gestirli al meglio».
Il progetto “Ripensiamo il futuro” sarà in partnership con il Consorzio Agorà, che farà da interfaccia con il privato sociale che opera nei quartieri.
«Vogliamo fare in modo che la tragedia non annichilisca le dinamiche sociali già complesse di questo quartiere», ribadice Anfossi.
I primi progetti partiranno entro una settimana, altri a gennaio. «Vorremmo accompagnarli sino all’inizio del prossimo anno scolastico – dichiara Crepax – e se possibile renderli stabili».