Le Borse europee chiudono in rialzo, incoraggiate dalla prospettiva di una distensione nei rapporti Usa-Cina, e Piazza Affari non fa eccezione, nonostante i timori suscitati dalla manovra di bilancio. Secondo il Fondo Monetario Internazionale l’impatto della manovra è comunque incerto e l’Italia rischia di entrare in recessione anche con modesti shock a causa dell’elevato indebitamento.
Il Dax di Francoforte segna +1,3%, il Cac 40 di Parigi +0,8%, il Ftse 100 di Londra rimane sulla parità, penalizzato dal rafforzamento della sterlina.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 21.150,75 punti (+0,82%) e Ftse Mib a 19.226,52 punti (+0,90%). Il differenziale tra titoli italiani e tedeschi è rimasto sostanzialmente stabile. Lo spread BtP Italia/Bund a 10 anni si è attestato a quota 304
Sul Forex recupera terreno l’euro, in area 1,128 dollari, mentre la sterlina arriva a 1,303 dollari e a 0,866 nei confronti della divisa europea, in scia alle indiscrezioni secondo cui le parti avrebbero trovato un accordo sulla Brexit per quanto riguarda i confini irlandesi. .
Tra le materie prime continua a calare il greggio, con Wti e Brent a 57,6 e 67,4 dollari al barile, dopo la nuova revisione al ribasso delle stime sulla domanda da parte dell’Opec, che si attende una contrazione nel 2019 in scia al rallentamento dell’economia globale.
A Piazza Affari crollo di Banca Carige (-48,65%).