Un’elettromotrice del 1929 dal 23 giugno arricchirà l’esperienza già particolare di chi utilizzerà la ferrovia Genova-Casella. La A2 era in servizio sulla ferrovia Ora-Predazzo, in Trentino, negli anni Sessanta venne trasferita sulla Genova-Casella e poi dismessa.
Dopo un accurato studio, la vettura è stata riportata alla sua configurazione storica, con i sedili in velluto rosso della prima classe e quelli in legno per chi non poteva permettersi di spendere, in mezzo il bagagliaio, ora usato come locale che ospita le apparecchiature per farla funzionare. Partenza da Genova alle 11.58 e rientro da Casella alle 13.18. L’elettromotrice è anche a disposizione per il noleggio in caso di eventi privati. Indispensabile la prenotazione perché i posti sono limitati a 36 più 8 in piedi.
«Il sabato – spiega Marco Beltrami, amministratore unico di Amt – saranno a bordo i membri dell’associazione Amici della Ferrovia Genova-Casella, che spiegheranno la storia dell’elettromotrice e di questa linea».
Si tratta solo di uno degli investimenti fatti da Regione Liguria sulla ferrovia a scartamento ridotto, riaperta due anni fa dopo lo stop a causa dell’alluvione nel 2014. L’ente ha appena rinnovato il contratto di servizio con Amt per altri 6 anni: dal 2019 al 2025. L’azienda di trasporto pubblico ha presentato un piano triennale di investimenti che prevede l’uso dei fondi per il ripristino del materiale rotabile, un revamping delle vetture in servizio per circa 200 mila euro, una revisione generale dell’elettronica delle motrici Firema, che svolgono il 95% del servizio (2 milioni per le A8, A9, A10, A11 e A12), oltre all’acquisto di componenti meccaniche per 1,1 milioni. Tutto ciò è collegato al bando vinto dalla Regione Liguria nell’ambito del progetto europeo treno Interreg/Marittimo, che comprende anche la ristrutturazione appena completata della stazione di Campi, per cui è previsto a breve un bando per l’assegnazione della gestione di un bar-ristoro, e l’avvio della gara per la ristrutturazione della stazione di Sardorella.
In programma anche la ristrutturazione del deposito di Casella in modo da renderlo un’officina, con una fossa d’ispezione messa a norma: «Quando abbiamo due vetture ferme una deve attendere perché per ora abbiamo solo un’officina qui in piazza Manin – spiega Giampiero Fabbri, ingegnere in forza ad Amt – in questo modo possiamo accelerare la manutenzione». Il costo previsto è di 600 mila euro, che servirà anche a riscaldare il deposito: «D’inverno così si dovrebbe risolvere il problema dell’accensione del treno, che solitamente è più complicata a causa di umidità e temperature rigide», aggiunge Fabbri.
Non si tratta dell’unica “accelerata”: in due anni i rallentamenti alla linea sono stati ridotti da 29 a 1 «Stiamo per arrivare ai rallentamenti zero, in questo modo il tempo di percorrenza calerà da 1 ora e 15 minuti a 55 minuti», annuncia Fabbri, che sottolinea l’impegno delle risorse umane di Amt facendo la somma delle ore dedicate: per riportare a casa il locomotore D1, la carrozza C101 e l’elettromotrice A2 sono serviti 1 milione di euro e oltre 5 mila ore da parte dei tecnici Amt. Per gli interventi sulla sede, le opere d’arte e l’armamento, quasi 2,5 milioni di investimento e oltre 2 mila ore di tecnici Amt. La squadra temporanea di manutenzione, istituita per essere dedicata ai fabbricati di stazione e di servizio, ma anche alle aree verdi, ha erogato circa 10 mila ore di manodopera. Amt ha anche aderito al programma di sviluppo rurale proprio per attingere a fondi per la gestione delle aree verdi di cui sono concessionari lungo il percorso.
Nel futuro sono già stati stanziati fondi per la manutenzione straordinaria dell’armamento nella tratta di Busalletta (costo previsto 565 mila euro già in corso), ma anche ulteriori denari per interventi straordinari su armamento e linea (450 mila euro), sul parco rotabile (450 mila euro), sugli impianti (350 mila) e per il dissesto idrogeologico (450 mila).
«La buona notizia – dice l’assessore ai Trasporti e al turismo Gianni Berrino – è che il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha destinato alla nostra ferrovia 17 milioni nell’ambito del decreto per la messa in sicurezza delle ferrovie regionali isolate». Sulla sicurezza del sistema di controllo di marcia del treno Amt ha già effettuato importanti evoluzioni: un’analisi dei rischi affidata al Rina e l’applicazione anche al treno del sistema Si.Mon già in dotazione dei bus, in modo che sia possibile vedere il treno in movimento da remoto.
Un annuncio su una maggiore sincronizzazione del treno con gli orari dei bus Atp verrà fatto tra una decina di giorni, lo ha dichiarato Enzo Sivori, presidente dell’azienda di trasporti provinciali: «Non è facile perché il nostro territorio è molto complicato, ma qualcosa riusciremo a migliorare».
Questa inversione di tendenza sugli investimenti fa sorridere anche l’amministrazione comunale di Casella: «Tutto ciò ci fa ben sperare – dice l’assessore al Turismo Giorgia Pesce – stiamo lavorando con i commercianti per rendere ancora più appetibile la permanenza a Casella da parte dei turisti». Turisti che rappresentano un grande potenziale per questa linea che soprattutto d’estate soffre di uno scarso riempimento nei giorni settimanali per poi avere il pienone nel week end.