Un protocollo d’intesa sottoscritto tra Inail, Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e Regione Liguria, per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.
Il protocollo ha come obiettivo la comune collaborazione sul territorio regionale dei soggetti firmatari, in un apposito tavolo tecnico, per sostenere azioni dirette all’inserimento lavorativo degli infortunati sul luogo di lavoro, sul modello del servizio in rete “Integra”, che già da circa 10 anni è attivo nella provincia di Genova, coinvolgendo anche Asl 3 e Asl 4.
Dal 2003 al 2017, il servizio “Integra” ha preso in carico 276 infortunati e ne ha ricollocato 112. «Lo scopo – spiega la vicepresidente della Regione Liguria Sonia Viale, tra i sottoscrittori del protocollo – è estendere a tutto il territorio regionale il modello “Integra”, che sul territorio provinciale di Genova ha dato buoni risultati. Con la messa a sistema tutti gli strumenti delle politiche del lavoro, sociali e sociosanitarie, l’obiettivo è la presa a carico tempestiva delle persone infortunate sul lavoro, con un livello di invalidità superiore al 33%, per favorirne il rientro al proprio posto di lavoro, se possibile, o in altra azienda».
La Regione ha stanziato 1 milione e 240 mila euro per l’integrazione scolastica e formativa degli studenti disabil e aumentato il contributo fino a un massimo di 1200 euro per le persone con disabilità gravissima e si è impegnata, insieme alle Polizia Locale, per il corretto utilizzo del contrassegno Cude.
«Come assessorato alle Politiche attive del lavoro – dice l’assessore regionale Gianni Berrino – abbiamo riservato percorsi occupazionali personalizzati attraverso la linea A del bando Over 40, da 6 milioni di euro, per soggetti svantaggiati con presa a carico da parte dei Centri per l’impiego, servizi di orientamento specialistico, work experience e accompagnamento al lavoro. Una sempre più stretta collaborazione tra i Centri per l’impiego, dislocati sul territorio, Inail, Ainm e Asl consentirà di intercettare le esigenze dei lavoratori infortunati, con percorsi di inserimento personalizzati, matchando le richieste del territorio e quindi delle aziende: un riconoscimento sociale per chi ha subito un infortunio sul posto di lavoro e un’opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro, percorso indispensabile di inclusione sociale». I disabili, oggi, iscritti nei Cpi della Liguria sono circa 16.200, di cui oltre 10 mila con più di 45 anni.
«La firma di questo documento è una scommessa che abbiamo vinto giocando la partita della dignità del lavoro – sottolinea Enrico Lanzone, direttore regionale vicario della direzione Inail Liguria – già negli anni in cui nasceva il progetto di integrazione. A partire dalla legge di stabilità del 2015 in avanti, il legislatore ha sempre più investito l’Inail di competenze specifiche in materia di reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro. Il Polo per la salute e la sicurezza che oggi identifica l’Istituto – legge n. 122/2010 – premia il know how e le nostre competenze sanitarie e tecnico specialistiche. La firma del protocollo di oggi coincide anche temporalmente con la nuova campagna sull’assunzione delle persone disabili che ha proprio lo slogan “Un nuovo obiettivo è sempre possibile. Anche nel mondo del lavoro”».
Il presidente di Anmil Liguria Guido Magnoni, sottolinea «il forte impegno nella realizzazione di questa rete e la soddisfazione per i risultati ottenuti, che mai avremmo potuto raggiungere da soli. Il meccanismo che abbiamo costruito insieme per l’inserimento lavorativo delle persone disabili a seguito di un infortunio sul lavoro è un esempio virtuoso di collaborazione tra Istituzioni. Anmil è presente in ogni fase del progetto e continuerà a essere in prima linea per rappresentare gli infortunati sul lavoro e le loro famiglie, tutelandone gli interessi».