In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, che si celebra oggi, l’ultimo focus dell’Istat rende noti i dati, riferiti al 2016, sul monitoraggio delle coste italiane.
In tutte le regioni italiane, tranne che nel Friuli-Venezia Giulia, dove le aree di balneazione interessano il 42,2% della costa totale regionale, è monitorata più della metà della linea litoranea, con un’incidenza massima in Basilicata (90,8%) e minima in Liguria, solo il 58,9%.
In Italia le coste monitorate sono oltre due terzi (67,9%) della linea litoranea della penisola (superiore a 9.000 km), il restante 32,1% è soggetto a divieto permanente, valori che non hanno subito variazioni significative rispetto agli anni precedenti.