“Adesso basta” tuonano i sindaci di Anci Liguria, che apre così la lettera aperta inviata dopo le polemiche degli ultimi giorni sul tema dei migranti.
I firmatari della lettera tornano sull’argomento e affermano: “Ogni giorno siamo sollecitati dallo Stato, tramite le Prefetture, a cui rispondiamo con senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni. Le forze politiche giocano le campagne elettorali sulla nostra pelle, utilizzando presìdi e banchetti per urlare, sventolando i nostri vessilli da una parte e dall’altra, salvo poi offendersi quando nell’esasperazione ci scappa qualche mala parola. I media talvolta inciampano in servizi a senso unico, come nel caso di Ventimiglia, in cui si è dato clamorosamente spazio a soggetti ai confini della legalità, restituendo uno spaccato parziale di una realtà estremamente complessa, piuttosto che a un’amministrazione comunale che lotta quotidianamente per garantire un equilibrio al limite dell’impossibile”.
Prosegue la lettera: “Quando cerchiamo di utilizzare gli unici strumenti che abbiamo a nostra disposizione – le ordinanze – con l’unico obiettivo di tutelare il benessere dei nostri cittadini e rendere più sostenibile una situazione ormai esacerbata, rischiamo di essere colpiti da sentenze senza appello, come nei casi di Alassio e Carcare. Adesso basta! Non vogliamo essere più insultati, strumentalizzati da ogni parte e fatti oggetto quotidianamente di una elencazione dei doveri, dei servizi da rendere e delle garanzie da assicurare ai cittadini. Stiamo comunque provando a informarci, formarci e studiare le migliori soluzioni possibili da individuare per svolgere con senso di responsabilità e dignità l’improbo compito di accogliere, nel rispetto delle regole e delle comunità locali. Non cerchiamo applausi e nemmeno ringraziamenti. Solo rispetto”.