Furti con destrezza, truffe e frodi informatiche: i criminali “alla Arsenio Lupin” sono soprattutto in Liguria e oggi si fanno sempre più 2.0. Lo dicono gli ultimi dati diffusi dal ministero dell’Interno, relativi al 2013, secondo i quali i capoluoghi di provincia della Liguria sono ai primi posti in Italia per reati informatici e furti con destrezza.
Savona, con 378,4 truffe su 100 mila abitanti, è al secondo posto dopo Trieste (422) per reati consumati online. Seguono Napoli e Bologna, entrambe sui 334 casi. Le altre città liguri rimangono più indietro, ma non troppo: Imperia è settima con 307 truffe, La Spezia 11esima (291) e Genova si colloca al 17esimo posto con 269,6 truffe online. Chiude all’ultimo posto il capoluogo di provincia Monza e Brianza con soli 91 reati informatici commessi ogni 100 mila abitanti.
Truffe, furti “intelligenti” e raggiri per derubare i cittadini sono stati compiuti in 653 casi su 100 mila abitanti a Genova, che si colloca così al settimo posto, dopo Rimini (947), Bologna (869), Milano (845), Torino (714), Venezia (688) e Roma (665). Non sono messi meglio i savonesi: su 100 mila persone, 433 hanno subito un furto con destrezza. Imperia e La Spezia sono, rispettivamente, 18esima e 22esima con 273 e 229 casi.
Tra le case liguri più derubate troviamo invece quelle spezzine: con 599 furti, la città del levante ligure si colloca al 12esimo posto tra le province italiane. Ai primi posti, le città del Nord Italia: Asti (921), Pavia (706) e Torino (705). All’estremo opposto, il Sud: Crotone (120), Potenza (125), Napoli (126). Colpite anche le abitazioni di Savona e Imperia, con 537 e 549 casi, mentre fanno relativamente meno “gola” ai ladri del Nord le case genovesi: 344 furti in appartamento ogni 100 mila abitanti.
Preoccupante il dato delle 16,08 estorsioni compiute a Imperia: un dato che colloca la città ligure tra le prime 20 per questo tipo di reato, dove primeggiano i capoluoghi di provincia del Sud (anche se Aosta si colloca sesta con 19 casi): Foggia (24,55), Vibo Valentia (22,65) e Siracusa (21,24) sul “podio”. Rarissimi i casi nel Nord Ovest: Treviso, Trento e Udine si aggirano sui 4 casi ogni 100 mila abitanti.
Valori decisamente più bassi per ciò che riguarda rapine, furti d’auto e scippi: nel primo caso troviamo la Liguria per la prima volta in classifica con Genova, al 14esimo posto, con 72 casi ogni 100 mila abitanti, contro i 269 denunciati a Napoli. Le prime 20 posizioni non vedono una netta prevalenza di una macroarea rispetto a un’altra, ma presentano una mappa piuttosto variegata: Milano, anche se con un netto distacco rispetto al capoluogo campano, è al secondo posto (155) e città come Torino, Bologna, Prato, Rimini e Roma si alternano a Catania, Palermo, Bari e Caserta con valori piuttosto vicini, compresi tra i 150 e i 90 casi.
48 scippi collocano Genova all’11esimo posto in classifica, mentre La Spezia (18esima), Savona (22esima) e Imperia (34esima) contano numeri decisamente più bassi: rispettivamente 34, 27 e 22 casi di borseggio. Prato è al primo posto con ben 101 scippi, seguito da Napoli (97) e Catania (83).
Davvero pochi i ladri d’auto in Liguria: i casi vanno da un massimo di 76 ogni 100 mila persone registrati a Genova e i 51 della Spezia. Decisamente inferiori rispetto agli 842 di Catania, ai 781 della provincia di Barletta-Andria-Trani e ai 536 di Bari. Ma i più fortunati sono i cittadini delle province di Belluno, Sondrio e Bolzano: rischiano solo in 10 su 100 mila.