«Una cosa è certa: non possiamo continuare a parlare di fatalità. Dietro ogni incidente mortale ci sono quasi sempre carenze organizzative, mancate prevenzioni, sottovalutazioni dei rischi». Lo ha dichiarato Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, in merito all’operaio di circa 56 anni deceduto dopo essere stato investito dal rimorchio di un mezzo pesante nel cortile di un’azienda lungo la provinciale per Lucinasco, nell’entroterra di Imperia.
Per la Cisl «la sicurezza non può essere considerata un costo accessorio, né demandata alla buona volontà del singolo: deve essere un pilastro dell’organizzazione del lavoro, soprattutto nei contesti dove si utilizzano mezzi pesanti e si opera in aree di manovra e cortili aziendali, che troppo spesso vengono sottovalutati in termini di rischio. Serve una vera svolta nella sicurezza».
«Chiediamo – ha aggiunto Maestripieri – un rafforzamento concreto dei controlli, più formazione obbligatoria e continua, coinvolgimento reale di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, investimenti in procedure, segnaletica e organizzazione degli spazi di lavoro. È necessario aprire subito un confronto territoriale, con istituzioni, aziende e parti sociali, per definire interventi specifici su sicurezza e prevenzione, a partire dai settori e dalle aree più esposte».


























