Al via la Fondazione Genova Startup Et. Costituita il 4 novembre scorso, dopo la gestazione nel Comitato promotore nato il 13 marzo 2025, ha l’obiettivo di essere punto di riferimento per la nascita, la crescita e lo sviluppo delle startup nel territorio genovese. Ed è già attiva: ieri è stata presentata ufficialmente da Alberto Clavarino e Ilaria Scaliti al Talent Garden di Genova, dove ha la sua sede, per oggi ha in programma Crazy for Startup, dalle 16.30 alle 22, nei locali dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto. Moderato e condotto da Ilaria Scaliti, membro del cda e responsabile della comunicazione di Genova Startup, l’evento si articolerà sugli interventi di Alberto Clavarino, presidente della Fondazione, Enrico Paroletti, business manager di Azimut, Emil Abirascid, fondatore e direttore di Startup Business, Stefano Quintarelli, fondatore di Rialto Venture Capital, Giorgia Zunino, direttore scientifico della Fondazione Hedu-X, Max Panìco, formatore e coach, ceo di Rock in Azienda.
La Fondazione ha già presentato due startup genovesi a Palazzo Ducale, Hodli , una delle prime piattaforme al mondo di investimento automatico sulle-criptovalute basata interamente sull’intelligenza artificiale, e Boccamatta , che produce mortai automatizzati per ottenere pesto di altissima qualità in quantità tale da consentirne la commercializzazione. E ha in calendario complessivamente una trentina di prentazioni, tutte dalle 18 alle 19.30, un’ora e mezza di tempo per dare agli startupper la possibilità di raccontare la propria idea, il progetto e il prodotto e rispondere alle domande del pubblico. I prossimi appuntamenti sono previsti per giovedì 4 dicembre con Shopthelook e giovedì 11 dicembre con React4life.
La comunicazione ricopre un ruolo strategico nell’attività della Fondazione, che alle startup fornisce supporto su aspetti strategici, gestionali e operativi e anche la possibilità di farsi conoscere da potenziali investitori e clienti. Quindi oltre alle presentazioni ha un fitto programma di interviste a esponenti dell’imprenditoria tecnologica genovese condotte da Clavarino e Scaliti e un daily report a cura di Clavarino su Linkedin: una rubrica quotidiana di aggiornamento sul mondo delle tecnologie genovesi.
Genova Startup conta una ventina di membri – persone fisiche e persone giuridiche – e si regge grazie all’apporto economico di Appfactory, Circle Group, Cyber Tribu, Happily, Tag Genova. Il supporto alle startup selezionate è gratuito, come gratuito è l’impegno dei membri della Fondazione, un gruppo di professionisti con profonde radici personali e di lavoro a Genova, che vogliono rendere alla comunità una parte di quanto hanno ricevuto. E credono nel potenziale dei giovani motivati. Le spese riguardano la gestione e l’organizzazione degli eventi.
Alberto Clavarino è uno dei pionieri della digitalizzazione in Italia, nel 1994 con un investimento iniziale di 100 milioni di lire insieme ad altri soci ha fondato It.net, primo internet provider italiano, e l’ha rivenduto nel 1999 a Wind per 15 miliardi. Poi ha fondato da solo Soloinrete, che aveva un modello di business basato sulla pubblicità ed è finita travolta dalla bolla tecnologica del 2001, è stato poi, tra l’altro, direttore genera di Netitalia, azienda fornitrice di servizi di cloud provider.
Laurea in scienze tecniche psicologiche, Ilaria Scaliti è pedagogista specializzata nella consulenza pedagogica nella disabilità e nella marginalità, counselor, teatroterapeuta, ideatrice e direttrice di Women Startup Italia, che si è formalmente unita a Genova Startup. Women Startup ha da sempre valorizzato l’imprenditorialità femminile e le esperienze di innovazione nate da donne. Ora le due fondazioni sono riunite in un’unica realtà che integra prospettive diverse e valorizza tutti i talenti. Ce n’è bisogno, secondo i dati dell’Osservatorio Cribis alla fine del 2024, l’Italia contava 11.565 startup innovative e le imprese innovative a conduzione o partecipazione femminile erano 1.624. A Genova sono poche le startup innovative in generale: dall’ultimo rapporto del ministero delle Imprese e del made in Italy risulta che Genova non solo è molto meno ricca di startup rispetto a città come Milano e Torino ma ne ha poco più di un quarto di Napoli.


























