«Le prenotazioni per il Salone Nautico stanno andando bene, siamo già in overbooking. Abbiamo liste di attesa. Abbiamo tantissime conferme di espositori. Abbiamo qualche difficoltà con la finitura di qualche lavoro sui cantieri del Waterfront che però sta avanzando». Lo ha annunciato Piero Formenti, presidente di Confindustria Nautica, a margine del convegno sull’Economia del mare organizzato dal Sole 24 Ore a Genova, precisando che per l’edizione di quest’anno (18-23 settebre) sarà possibile utilizzare in parte il Palasport ristrutturato.
«Il Salone Nautico di Genova è già la terza fiera al mondo e la prima in assoluto nel Mediterraneo già adesso – ha detto Formenti – immaginiamoci quando tutto il Waterfont sarà finito, quando avremo la possibilità di utilizzare appieno anche il padiglione S, il Palasport (che probabilmente per qualcosa riusciremo a cominciare a usare già quest’anno). Penso che dal 2026 sarà qualcosa di importante. Intanto la viabilità è migliorata e le opere piano piano si stanno ultimando. C’è stato forse un po’ di rallentamento con le elezioni comunali, abbiamo dovuto aspettare l’insediamento della nuova sindaca, però i lavori vanno avanti. Stanno diventando disponibili anche i parcheggi che sono fondamentali. Ci sono però ancora nodi da sciogliere sui collegamenti: aeroporto e autostrade. E sarebbe buona cosa avere hotel un po’ più accoglienti che non quadruplichino i prezzi nel periodo del Salone Nautico».
Secondo Mario Zanetti, delegato del presidente di Confindustria per l’Economia del Mare, «Occorre potenziare e migliorare le infrastrutture della logistica, servono porti integrati e digitalizzati per un servizio rivolto anche al territorio che si trova alle spalle dei porti. Anche i vettori e le flotte sono centrali nell’economia del settore ed è fondamentale sostenerli, così come è importante il capitale umano. Investire nell’economia del mare vuol dire investire nell’economia del Paese».
Zanetti ha anticipato che nel documento strategico che Confindustria presenterà a Roma il 15 luglio saranno individuate le priorità per il settore: «A partire dalla portualità che deve diventare il fulcro logistico del sistema Paese, connessa, sostenibile e capace di accogliere le sfide dell’elettrificazione e dei carburanti alternativi. La riforma della portualità è necessaria – ha sottolineato Zanetti – serve una governance unitaria e partecipata, capace di coordinare strategie e investimenti, coinvolgendo le rappresentanze economiche locali. Abbiamo l’occasione di costruire un nuovo modello di crescita industriale, fondato sulla nostra vocazione marittima. Servono, però, visione, pragmatismo e responsabilità condivisa, tra istituzioni, imprese e territori»