«Sulle materie che riguardano la Protezione civile occorrono prudenza e conoscenza anche delle procedure. È infatti ancora in corso l’analisi speditiva dei danni al patrimonio pubblico provocati sul territorio dal maltempo delle scorse settimane, durante le ultime allerte meteo rossa dell’8 e 9 ottobre e arancione del 17 e 18 ottobre. Il termine scadrà il 27 ottobre: conclusa questa procedura, il presidente della Regione appena insediato potrà valutare se richiedere o meno lo stato di emergenza al Dipartimento nazionale di Protezione civile, sulla base di una prima quantificazione delle somme urgenze e prime emergenze». È quanto precisa l’assessore alla Protezione civile della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone rispetto alla richiesta del presidente della Provincia di Savona.
«La prudenza – spiega Giampedrone – su questo tema è indispensabile: in primo luogo, non è stata attivata la colonna mobile regionale per cui si è trattato di danni puntuali, gestiti autonomamente dai Comuni interessati. Siamo inoltre alla vigilia di un nuovo passaggio perturbato con precipitazioni anche significative: potrebbe rendersi necessario collegare i danni delle scorse settimane a quelli che potrebbero verificarsi nei prossimi giorni. Non è quindi escluso che servano altri dieci o quindici giorni per consentire di estendere l’analisi speditiva ai prossimi eventi».
Altra cosa è, invece, lo stato di calamità «Che è già stato richiesto al ministero dell’Agricoltura dall’assessore competente per i danni provocati dal maltempo a inizio settembre alle imprese agricole dell’albenganese. In quel caso si è trattato di criticità legate alle attività economiche e non al patrimonio pubblico».