Capodanno si avvicina e gli operatori del centro storico di Genova hanno voluto dare il proprio contributo nell’organizzazione di una festa per tutti, soprattutto per le famiglie, provando ad allontanare da piazza delle Erbe e dintorni il degrado e l’abbandono, almeno per una notte.
Per farlo il Civ Ascom Il Genovino non se l’è cavata con un banale dj set, ma ha deciso di puntare sul gruppo Radio Ga Ga, cover band dei Queen, e sul revival ’70-’80-’90. L’obiettivo è quello di attrarre un pubblico di qualità: «Crediamo che puntando su questo tipo di musica, oltre che all’applicazione di prezzi consoni alla nostra offerta, riusciremo a tagliare una buona fetta di pubblico non interessato – commenta Marina Porotto, presidente del Civ Ascom Il Genovino – Ovviamente ci aspettiamo anche il supporto massiccio delle forze di Polizia per mantenere delinquenza e degrado lontani dal centro storico di Genova».
Un passo avanti verso l’allontanamento della delinquenza e il controllo dell’abusivismo è stato fatto con il nuovo regolamento che, secondo gli esercenti, deve essere approvato in consiglio comunale nel minor tempo possibile. E nel frattempo, gli operatori chiedono una presenza più costante delle forze dell’ordine: «Siamo convinti – dice Ilaria Natoli, presidente della Consulta Civ Ascom – che senza un maggiore controllo sul fenomeno dell’abusivismo dei minimarket e di una parte degli artigiani alimentari, ma anche di quei locali, fortunatamente pochi e concentrati fuori dalla piazza, che non rispettano le regole, tutto sarà inutile».
Regole e rispetto che vengono chiesti a gran voce anche dagli abitanti del quartiere: «Siamo mugugnoni perché il centro storico non è un posto dove le persone possono fare quello che vogliono – dice Giancarlo Bertini, Assest Associazione Centro Storico Est – ma dove c’è gente che vive e lavora e, oltretutto, vede un forte passaggio di turisti».
Garantire la sicurezza e la vivibilità della zona è dunque una priorità per tutti, non solo a Capodanno. In attesa di vedere le azioni e i risultati ottenuti dal Comune, i Civ provano a fare la loro parte dando una mano alla comunità, almeno per la notte di San Silvestro. E lo fanno tenendo lontano chi, in molti casi (non sempre, per fortuna), porta degrado (i giovani, spesso giovanissimi), aprendo le porte a un pubblico più maturo e considerato quindi di qualità. Per riuscire nell’impresa, mettono in campo tutte le armi a loro disposizione: i prezzi (sarà difficile trovare il “chupito a un euro”) e la musica (jazz per l’aperitivo, Queen per la serata, revival per la nottata). Musica, appunto, ancora troppo associata, a seconda dei generi, a determinati stili di vita. Binomio difficile da scardinare. E non solo a Genova.