Il sindaco di Recco Carlo Gandolfo ha annunciato la revoca degli incarichi agli assessori Maria Caterina Peragallo, Francesca Aprile ed Enrico Zanini in seguito alla decisione dei tre di costituire un gruppo consigliare autonomo.
Peragallo aveva le deleghe a Lavori Pubblici, Demanio Marittimo, Manutenzione e Frazioni; Aprile a Servizi Sociali, Tradizioni Locali e Gemellaggi; Zanini a Urbanistica, Edilizia privata, Attività produttive e Cultura. Tutti e tre gli assessori erano stati candidati con la Lista per Recco-Gandolfo Sindaco.
Recco è uno dei Comuni in cui, questa primavera, si andrà al voto per rinnovare il consiglio comunale e il sindaco.
“Con profondo rammarico – si legge in una nota di Gandolfo – sono costretto a prendere atto di un’azione di rottura, ormai non più tollerabile, portata avanti dagli assessori Aprile, Peragallo e Zanini. Questa loro volontà di frattura, presente già da tempo, è stata da ultimo ufficializzata attraverso la costituzione di un proprio gruppo consigliare autonomo. Non va neppure sottaciuta la loro attività, coordinata dall’ex sindaco Dario Capurro e ormai ben nota a buona parte dei cittadini, volta alla possibile creazione di una lista alternativa per le prossime elezioni dell’8 e 9 giugno. Tutte energie, queste, che gli assessori sottraggono al loro lavoro, rischiando così di rallentare o peggio ostacolare l’azione amministrativa fin qui proficua, qualora questa situazione dovesse protrarsi nel tempo. Tutto ciò – prosegue Gandolfo – mi sorprende. Non può essere un problema di contenuti, visto che in questi cinque anni sono state portate avanti solo ed esclusivamente le azioni indicate nel programma da loro stessi sottoscritto. Non può neppure essere un problema di metodo, visto che il lavoro, il dialogo e il confronto con gli altri assessori e consiglieri delegati procede senza nessun tipo di tensione. Ciò che appare però ormai chiaro è come sia venuto meno quel reciproco rapporto di fiducia che sta alla base dell’operare insieme, tanto più importante quando si è chiamati ad amministrare una comunità”.
“Mi sarei aspettato – conclude il sindaco – che la loro azione di rottura li portasse, con un gesto di coerenza, a dimettersi dal ruolo di assessori. Non essendo ciò avvenuto è mio dovere di sindaco prendere atto di questa situazione, revocando i loro incarichi e riorganizzando una squadra di governo in grado di garantire la prosecuzione dell’azione amministrativa, nell’esclusivo interesse della città”.