Chiusura in rosso, pur se sopra i minimi di giornata, per le Borse europee, con Wall Street ferma per festività. A trascinare in basso i titoli fin dai primi scambi è stato il taglio di Goldman Sachs alle stime di crescita cinesi per l’anno in corso (da +6% a +5,4%). Milano segna -0,39%, Londra -0,71%, Madrid -0,66%, Parigi -1,01%, -0,96%. Spread Btp/Bund sui 153 punti (variazione +2,95%, rendimento Btp 10 anni+4,04%, rendimento Bund 10 anni +2,51%)
A Piazza Affari, penalizzata dallo stacco cedole di quattro big (Poste, Terna, Snam ed Hera) sono andate bene le banche (Bper +3%, Unicredit +2,27% e Mps +1,53%) e Telecom (+1,39%), con il cda che samina le nuove offerte sulla rete infrastrutturale. In coda Snam (-2,03%). In ribasso Pirelli (-1,06%) dopo che il Governo italiano ha esercitato i poteri di golden power sul patto parasociale tra i cinesi di Sinochem e la holding Camfin imponendo restrizioni sulla governance e sulla posizone dei cinesi in materia di tecnologie e sistemi informatici dell’azienda.
L’euro si conferma sopra la soglia degli 1,09 e tratta a 1,0923 dollari (1,0927 in avvio, da 1,093 venerdì). Euro/yen a 154,901 (154,91 in apertura, da 154,76). Dollaro/yen a 141,823 (141,76 in avvio, da 141,64).
Il calo il prezzo del petrolio a causa dei timori di un rallentamento dalle domanda in Cina: il contratto del Wti consegna agosto tratta a 71,32 dollari al barile (-0,85%) e la stessa scadenza del Brent a 76,08 dollari (-0,67%). Il gas cede lo 0,02% a 35 euro al megawattora.