La crisi sta terminando, finalmente, in Italia e anche in Liguria, e Unicredit, che è anche una grande azienda ligure, con 603 addetti sul territorio, avverte i segnali del cambiamento e sta incrementando le attività. «La ripresa economica – dichiara a BJ Carlo De Falco, area manager di Unicredit per la Liguria – si sta consolidando in Europa, mentre l’Italia sembra stia finalmente uscendo dalla recessione. L’industria italiana tra febbraio e aprile registra un aumento del fatturato di mezzo punto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e nel primo trimestre dell’anno il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto dello 0,6% rispetto a dicembre, e dello 0,8% sull’anno. Le compravendita di case dopo sette anni consecutivi di calo sono cresciute nel 2014 del 3,6%, una tendenza che prosegue nel 20215, con un aumento dello 0,8% nel primo trimestre rispetto al marzo 2014. Sono segnali positivi che registriamo sul fronte del credito anche in Liguria, dove la crescita della nostra attività è notevole».
«Nella regione i nostri prestiti alle famiglie – precisa De Falco – sono in crescita costante: nel 2013 sono stati più di 49 milioni di euro, nel 2014, quasi 98 milioni e nel 20215 a fine agosto eravamo su 71,77 milioni, un aumento del 5% sui primi otto mesi dell’anno scorso. Per quanto riguarda i mutui alle imprese, la crescita risulta ancora maggiore, abbiamo erogato prestiti nel 2013 per 47,3 milioni di euro, nel 2014 per 89 milioni di euro, nel 2015 siamo arrivati 103,7 milioni nei primi otto mesi. Tra gennaio e agosto abbiamo largamente superato i 12 mesi del 1014. L’aumento attualmente è del 31%. Se poi dividiamo i mutui alle imprese in corporate (cifre dai 5 milioni di euro in su) e small business, risulta: per il corporate nel 2014 55,2 milioni di euro, nei primi otto mesi del 20215 78 milioni (+77%), mentre per lo small business registriamo nel 2014 33,8 milioni,e nei primi otto mesi del 2015 25, 8 milioni di euro (+27%)».
In una realtà in veloce trasformazione, Unicredit si avvale dei Consigli di territorio (sette in un tutta Italia, uno per il Nord Ovest) composti da esponenti bene inseriti nella realtà locale, che hanno il compito di segnalare le dinamiche territoriali in atto e le progettualità da sperimentare. Funziona per la Liguria il Consiglio del Nord Ovest? «Funziona, anche se è impossibile fornire cifre in proposito ma, per esempio, è anche su indicazione del Consiglio che abbiamo deciso di impegnarci nel settore turistico. La Liguria, è ovvio, ha carte importanti da giocare nel turismo e anche margini di crescita. Deve investire per rinnovare l’offerta. E noi abbiamo destinato 50 milioni di euro da erogare entro il 2018 alle imprese turistiche che intendono innovare, dai servizi internet alla ristrutturazione dei locali. Di questi 50 milioni il 75 % è destinato a imprese dal fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. Il progetto è partito la primavera scorsa, in luglio eravamo a 90 pratiche espletate, per 3 milioni di euro. Ora, terminata l’estate, in cui gli operatori sono impegnati a fare fronte alla domanda dei clienti, è prevedibile un afflusso di richieste».
«In una regione come la Liguria, dove la stragrande maggioranza è costituita da piccole aziende – sottolinea il manager di Unicredit – è importante la velocità delle pratiche. Per lo small business abbiamo ideato il progetto Fast Credit per ottenere una notevole velocità nelle decisioni. A Genova è presente il nucleo crediti, che evade l’87% delle domande dello small business (fino ai 5 milioni di euro), i passaggi sono pochi, le decisioni rapide. Nel corso del 2015 sono state curate 500 nuove pratiche small business per 10,2 milioni di euro. Le pratiche corporate (fino ai 50 milioni), ovviamente, seguono un percorso diverso e passano per i centri corporate».
Unicredit in Liguria conta su 61 agenzie dedicate a famiglie e small business e tre centri corporate, i clienti sono 112.000, di cui 16.300 small business, 1.050 corporate e il resto privati. Gli impieghi sono 1.870 miliardi euro, di cui 400.000 euro small business e 473.000 corporate. La raccolta totale è sui 5,5 miliardi di euro, di cui 33% risparmio gestito.
In un momento di forte cambiamento della realtà economico sociale come questo, Unicredit ha costituito 7 Consigli di territorio, di cui uno per il Nord Ovest, con il compito di indicare le dinamiche in atto nel territorio e le progettualità da sperimentare. Funzionano? «Sì – risponde De Falco – anche se è impossibile fornire cifre in proposito. Ma in Liguria, per esempio, ci siamo molto impegnati nel turismo perché il Consiglio ci ha indicato una domanda locale che ha bisogno di innovazione. E seguiamo con grande attenzione altri settori, come la logistica il porto, i trasporti. Del resto Unicredit raccoglie l’eredità di Credito Italianio che è sempre stato molto presente nella consulenza alle aziende esportatrici, E se c’è un settore proiettato sul mondo e proprio quello dello shipping. Noi abbiamo tradizionalmente specialisti in rado di seguire questo settore così particolare e peculiare di Genova. Nel complesso siamo fiduciosi, non cantiamo vittoria troppo presto ma la ripresa inizia a vedersi e noi siamo pronti a cavalcarla».