67 casi positivi al Covid-19 ogni 100 mila liguri nella settimana tra il 29 settembre e il 5 ottobre 2021, rispetto alla precedente. L’incidenza dei nuovi casi è pressoché stabile (-0,4%), ampiamente sotto la soglia di saturazione le percentuali relative all’occupazione dei posti letto (3%) e delle terapie intensive (2%). I dati sono rilevati dall’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.
“L’efficacia vaccinale – si legge nella nota di Gimbe – si conferma molto elevata nel ridurre i decessi (94,8%) e le forme severe di malattia che necessitano di ricovero in area medica (92,6%) e in terapia intensiva (94,9%). Tuttavia, a partire da metà agosto, pur rimanendo superiore al 90%, si rileva un trend in lieve ma costante riduzione per ospedalizzazioni (-2,3%), ricoveri in terapia intensiva (-2,1%) e decessi (-2,4%)”.
Per quello che riguarda i dati sui vaccini, al 5 ottobre risulta vaccinato il 71,6% dei liguri con ciclo completo, mentre il 4,3% ha ricevuto solo la prima dose.
Scende, di poco, la fetta di over 50 che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino: rispetto al 12,7% della settimana precedente ora siamo al 12,2%.
La Liguria sale qualche gradino nella classifica regionale della somministrazione di terze dosi: siamo all‘1% della popolazione, con 6 regioni sotto la nostra (la settimana precedente la Liguria era penultima).
«La priorità assoluta – osserva Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe – rimane quella di somministrare il ciclo completo a tutta la popolazione vaccinabile, in particolare agli over 50. Tuttavia, a fronte dei primi segnali di un lieve (ma costante) calo dell’efficacia vaccinale su ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi, è necessaria una programmazione strategica per somministrare la dose di richiamo alla popolazione generale. Anche per evitare, dopo il via libera dell’EMA agli over 18, che le Regioni procedano in ordine sparso, senza seguire le priorità basate sul rischio individuale»