Nel 2020 ai Comuni liguri sono stati assegnati quasi 155 milioni di euro tra le risorse del Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali (circa 137 milioni e 488 mila euro) e il Fondo della cosiddetta solidarietà alimentare (circa 17 milioni e 488 mila euro).
Si tratta di finanziamenti stanziati per sostenere i Comuni alle prese con la crisi economica derivante dall’emergenza pandemica da Covid-19: in totale 5,02 miliardi di euro suddivisi tra i 4,22 miliardi del Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali e gli 800 milioni della solidarietà alimentare. I fondi sono assegnati al netto delle compensazioni specifiche per il mancato gettito determinato da esenzioni tributarie decise a livello nazionale (per esempio le esenzioni Tosap-Cosap o Imu per singole categorie).
I dati emergono dal recente studio del Consiglio e della Fondazione nazionale dei Commercialisti, che ha analizzato a livello geografico la ripartizione dei fondi.
Il fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali:
Liguria terza per riparto pro capite
Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali – le norme istitutive
Il decreto legge n. 34/2020 ha previsto l’istituzione di un Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali, a seguito delle conseguenze finanziarie determinate dall’emergenza Covid-19, per assicurare agli enti locali le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali. La dotazione era di 3.500 milioni di euro per il 2020, di cui 3.000 milioni in favore dei Comuni e 500 milioni per le province e città metropolitane. A seguito del perdurare della pandemia, il d.l. n. 104/2020 ha integrato le risorse del Fondo per 1.670 milioni di euro, di cui 1.220 milioni in favore dei Comuni e 450 milioni per province e città metropolitane. Il Fondo è stato rinnovato per il 2021 dall’art. 1, comma 822, della legge n. 178/2020 e integrato dall’art. 23, comma 1, del d.l. n. 41/2021 per un importo complessivo di 1.500 milioni di cui 1.350 milioni di euro in favore dei comuni e 150 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province.
I calcoli per il riparto del fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali sono stati sviluppati sulla base di quattro elaborazioni: la stima della perdita di gettito per le entrate tributarie ed extra-tributarie; la stima dei risparmi e/o incrementi di spese su funzioni fondamentali e non fondamentali; l’individuazione dei ristori relativi alle minori entrate già finanziati; l’individuazione dei ristori relativi alle maggiori spese già finanziati.
Proprio per effetto dei parametri ancorati alla capacità fiscale registrata nei singoli Comuni, le risorse di questo fondo, che copre l’85% delle erogazioni totali, si concentrano nelle Regioni del Nord e nel Lazio, fornendo quindi un aiuto maggiore nei territori in cui è più alto il reddito medio pro capite. Una tendenza, questa, ulteriormente intensificata dalla ripartizione dell’acconto delle risorse stanziate per il 2021 che ha tenuto conto, anche, della perdita di gettito dell’addizionale comunale all’Irpef.
Il Fondo per le funzioni fondamentali ha così distribuito nel 2020 2.239 milioni di euro al Nord (il 53,1% del totale), 896 milioni al Centro (il 21,2%) e 1.085 milioni al Sud (il 25,7% del totale).
Alla Liguria sono arrivati 137.487.984 euro, il 3,26% dei 4,22 miliardi complessivi.
L’analisi del riparto per importo pro capite, come detto, evidenzia l’effettivo peso economico dell’aiuto: in questo caso la Liguria è terza in classifica con un riparto pro-capite pari a 90,17 euro, contro i 71 euro di media. Primi posti per Trentino Alto Adige (125 euro) e Valle d’Aosta (113,51 euro).
Fondo per la solidarietà alimentare:
alla Liguria quasi 17,5 milioni
Fondo per la solidarietà alimentare – le norme istitutive
L’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020 ha disposto il pagamento di un importo di 400 milioni di euro a titolo di misure urgenti di solidarietà alimentare in favore delle famiglie più in difficoltà: un sostegno destinato a finanziare buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari negli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale o acquisti diretti di generi di prima necessità. Questa misura è stata poi replicata dall’art. 2 del decreto legge n. 154 del 2020 recante Misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (di seguito anche d.l. n. 154/2020 o decreto Ristori-ter) con l’istituzione di un fondo di ulteriori 400 milioni che ha così portato a 800 milioni le risorse stanziate per aiuti concreti a persone e famiglie in difficoltà.
Al contrario, il fondo relativo alla solidarietà alimentare ha distribuito la maggior parte di risorse ai Comuni del Mezzogiorno, anche questo per effetto di un parametro legato al reddito pro capite. Questa volta però, il dato è stato utilizzato per intensificare l’intervento nei Comuni caratterizzati da un reddito medio pro capite inferiore alla media nazionale.
Il fondo è stato distribuito secondo questi criteri di ripartizione: una quota pari all’80% del totale, per complessivi 320 milioni, ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune; una quota pari al restante 20%, 80 milioni complessivi, ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione (valori reddituali comunali relativi all’anno d’imposta 2017); il contributo minimo spettante a ciascun Comune non può in ogni caso risultare inferiore a 600 euro.
In questo caso ai Comuni situati nelle regioni del Nord sono stati attribuiti 307 milioni (il 38,4% del totale), a quelli del Centro 146 milioni (il 18,3 % del totale) e a quelli del Sud 346 milioni (il 43,2 % del totale).
La Liguria ha ricevuto risorse per 17 milioni e 488.681 euro, il 2,19% del totale distribuito in Italia. Il riparto pro capite per la Liguria questa volta è di 11,47 euro, a fronte di una media nazionale di 13,41 euro. In testa alla classifica figurano Calabria (18,14 euro), Sicilia (17,84) e Campania (17,75).
Le risorse integrative al fondo funzioni fondamentali per il 2021
La legge di bilancio per il 2021 ha previsto un incremento di 500 milioni di euro per il 2021 della dotazione del Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali. Si tratta di 450 milioni in favore dei Comuni e 50 milioni in favore di province e città metropolitane.
Il riparto delle risorse integrative del fondo è effettuato in due tranche, stabilite da due decreti separati: il primo prevede 200 milioni per i Comuni e 20 milioni per città metropolitane e province. Il secondo, da adottare entro il 30 giugno 2021, stabilirà il riparto dei restanti 250 milioni per i Comuni e 30 milioni per le città metropolitane e province.
Con l’intervento del decreto Sostegni, il fondo per il 2021 è stato poi incrementato di un miliardo di euro (900 milioni per i Comuni e 100 milioni per province e città metropolitane), somma che sarà erogata integralmente con il saldo previsto entro il 30 giugno 2021. Il totale delle risorse stanziate per l’anno in corso sale così a 1,5 miliardi.

Le risorse destinate alla Liguria nella ripartizione della prima tranche del fondo 2021 sono pari a quasi 6,5 milioni di euro, il 3,23% del totale. Le regioni del Nord concentrano la maggior parte delle risorse, il 58%, contro il 18% del Sud.