Il Cda di Banca Carige ha approvato i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2020.
L’esercizio segna una perdita netta pari a 185,3 milioni (161,1 milioni ante imposte), superiore a quella prevista dal piano strategico (78 milioni).
I target economici sono stati posticipati di un anno rispetto alle previsioni di piano strategico.
Francesco Guido, amministratore delegato di Banca Carige, commenta i risultati del suo
primo anno di mandato: «Le gravi condizioni di contesto del 2020 non hanno impedito a
Carige di chiudere l’anno con performance commerciali e con crescite di ricavi sempre
superiori alle medie di sistema e, in numerosi ambiti, di primato assoluto. Carige conferma
la propria identità di banca con basso profilo di rischio, lanciata verso il recupero
progressivo della piena redditività. Il mio pensiero va a tutto il personale della Banca che
si è contraddistinto in questa eccezionale prova di resilienza e di impegno».
La Banca evidenzia una consolidata la tendenza di forte recupero della redditività operativa grazie all’espansione dell’attività commerciale e di supporto all’economia. Raggiunti i target 2020 a livello di margine di intermediazione e spese amministrative.
Confermata l’elevata qualità degli attivi e il basso profilo di rischio Ulteriore incremento degli indici di solidità patrimoniale.
Nel quarto trimestre si è verificata un’accelerazione dei ricavi con il margine di interesse e le commissioni nette che confermano il trend di crescita rilevato nel terzo trimestre (+28,1% e +11,5% rispetto al secondo trimestre).
Il margine di intermediazione (consiste nella differenza tra interessi attivi e interessi passivi, al netto di rettifiche sui crediti e del saldo derivante dalla copertura di contratti derivati) è in crescita del 31,6% rispetto al trimestre precedente e pienamente allineato, così come le spese amministrative, alle previsioni di piano per effetto di maggiori rettifiche di valore su crediti per circa 38 milioni di euro, effettuate in ragione del contesto pandemico e di altri accantonamenti prudenziali.
Il costo del rischio di credito è comunque allineato alle medie di sistema e pari a 80 punti base (11 mesi annualizzati); 46 punti base escludendo le rettifiche appostate in considerazione del contesto pandemico l’espansione dell’attività commerciale segna crescite superiori alle medie di sistema.
Le attività finanziarie riferite alla rete commerciale (26,9 miliardi) in crescita del 5,2% (5,1% al netto dell’effetto mercato).
Performance del collocamento dei prodotti di risparmio gestito nei dodici mesi (+8,4%), pari a quasi 5 volte la media del sistema (+1,8%).
Raccolta indiretta: +2,8% vs 1,6% di sistema e crediti netti verso clientela al netto dei pct +2,2%3 vs -0,5% di sistema.
A oggi ammontano a 2,4 miliardi i nuovi finanziamenti concessi a 34 mila imprese per fronteggiare la pandemia, pari a circa 3 volte la quota di mercato teorica a livello nazionale e al 32% del totale delle erogazioni del sistema bancario in Liguria.
Le moratorie richieste sono pari a 2,2 miliardi, di cui 1,7 miliardi in essere al 31 dicembre 2020.
L’ulteriore riduzione del profilo di rischio colloca Carige ai migliori livelli di mercato.
L’Npe ratio lordo è al 5,1%, quello netto al 2,5% (Non Performing Exposures), contro le medie di sistema rispettivamente 5,8% e 2,9%.
Il portafoglio deteriorato lordo ammonta a 632 milioni, quello netto a 301 milioni. Il portafoglio in bonis è composto all’80,3% da componente secured, inclusi i finanziamenti assistiti da garanzia dello Stato; della restante parte di portafoglio l’88,0% si trova in classe di rating medio-alta.
In via di perfezionamento la cessione di circa 100 milioni lordi di crediti deteriorati in leasing o coverage medio del portafoglio crediti verso clientela al 52,3% (53,8% inclusi i write-offs) rispetto al 51,5% di sistema.
Rwa (risk-weigted assets, attività ponderate per il rischio) in ulteriore contrazione a 9,4 miliardi.
Gli indicatori di solidità patrimoniale sono in aumento e su livelli superiori ai requisiti regolamentari comprensivi di guidance: cet1r phased-in al 12,8% e tcr phased-in al 15,1% (rispettivamente 12,0% e 13,9% al 31 gennaio 2020).
Infine è stato nominato Giuseppe Boccuzzi membro del comitato nomine, governance e sostenibilità che risulta pertanto composto da: Lucia Calvosa (presidente), Giuseppe Boccuzzi e Sabrina Bruno.