Le principali Borse europee hanno chiuso in rialzo, pur avendo rallentato nel pomeriggio a causa del cambio di rotta di Wall Street, dopo la diffusione della telefonata fatta dal presidente Usa, Donald Trump, al segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, con la richiesta di sovvertire il risultato elettorale dello scorso novembre.
Londra segna +1,72%, Parigi +0,68%, Francoforte +0,06%, Madrid +0,24%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +0,43%, Ftse Mib +0,37%, Ftse Aim Italia +0,97%.
Lo spread Btp/Bund ha risentito delle tensioni nel governo, attestandosi su 112 punti (variazione +4,01%, rendimento Btp 10 anni +0,52%, rendimento Bund 10 anni -0,60%).
A Piazza Affari deboli le banche come nel resto d’Europa, bene le utility. Enel è salita del 2,19%. In testa al Mib troviamo Stm (+3,83%), spinta dal successo delel auto elettriche di Tesla, cliente importante per il gruppo italo-francese. Seguono Buzzi (+3,64%), Hera (+2,42%), Enel (+2,19%). Fca ha guadagnato l’1,50% nel giorno in cui le assemblee di Psa Peugeot e della stessa Fca hanno varato la fusione tra i due gruppi auto, che darà origine a Stellantis, quarto produttore al mondo. Maglia nera Atlantia (-2,31%), giù anche Mediobanca (-1,75% ), Pirelli ( -1,67%), Bper Banca (-1,55%).
Sul fronte dei cambi, l’euro si è rivalutato nei confronti del dollaro attestandosi a 1,2263 dollari (da 1,2216 del 31 dicembre 2020) e vale 0,9034 sterline (0,8938), 126,5 yen (126,14), mentre il dollaro-yen è pari a 103,14 (103,26) e il cambio sterlina-dollaro viene scambiato a 1,3573 (1,3667).
Debole il petrolio, nell’attesa delle decisioni di Opec+: il Wti, contratto con consegna a febbraio, cede il 2% portandosi a 47,5 dollari al barile.