«Con l’approvazione del Bilancio di previsione 2026-2028, La Spezia si conferma il Comune con le imposte più basse per le famiglie tra tutti i capoluoghi di provincia della Liguria. È una scelta politica chiara: tutelare il potere d’acquisto dei cittadini e sostenere concretamente i nuclei familiari – dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – abbiamo ridotto il costo dei buoni pasto della mensa scolastica per la totalità dell’utenza sino al -20%, confermato gli sconti sulle tariffe degli asili nido e delle scuole dell’infanzia e invariato le principali imposte comunali, tra cui Irpef con esenzione per redditi sotto i 15.000 euro e Imu. Il bilancio del Comune della Spezia è solido e in equilibrio e rispecchia il modello di Amministrazione che stiamo portando avanti per la città, basato su programmazione, trasparenza e concretezza. Con questo strumento finanziario, confermiamo pienamente gli obiettivi delle linee di mandato, assicurando la continuità di tutti gli investimenti previsti e l’attuazione puntuale del Piano delle Opere Pubbliche, per garantire crescita, manutenzione e sviluppo sostenibile del territorio. Si tratta di un bilancio che non solo tutela le famiglie, ma proietta La Spezia verso un futuro di opportunità e qualità della vita».
Per quanto riguarda l’imu, l’aliquota sugli immobili locati a canone concordato si attesta sullo 0.6% per La Spezia; 0,78% Genova;1,14% Savona e 1,06% Imperia. L’addizionale Irpef per redditi superiori a 15.000 euro è 0,80 % per La Spezia; 1,20 % per Genova; per Savona per redditi superiori a 10.000 euro l’aliquota è del 0,80% mentre per Imperia si applica lo 0,80 % per tutti i redditi.



























