Hwg Sababa, gruppo specializzato in cybersecurity che ha nella sede di Genova il secondo punto di riferimento in termini di personale dopo la “casa madre” a Verona, punta a entrare nei settori Difesa e Spazio.
L’annuncio da parte del presidente Enrico Orlandi ieri sera al pre-event del Cset, la conferenza internazionale sulla Cybersecurity per l’energia e i trasporti, alla Stazione Marittima di Genova.
Alessio Aceti, ceo di Hwg Sababa (nata dalla fusione di Hwg e Sababa Security) ha ricordato come Genova sia stata fondamentale nella crescita dell’azienda. Il primo pre-event era stato nel 2020 a Palazzo Lauro: «Genova è la nostra seconda casa: siamo in 230, la sede più grande è a Verona e la seconda a Campi. Non è stato frutto di una scelta strategica a tavolino. Siamo stati accolti ma non come “foresti” e abbiamo trovato sponde importanti come l’Università di Genova, il Master in Cybersecurity tanti colleghi arrivano da lì. Genova ci ha dato fiducia quando eravamo molto piccoli. Oggi abbiamo referenze importanti tra banche, aziende del settore energia. All’epoca le slide piene di loghi non c’erano. Ci hanno scelto per come lo proponevamo e non eravamo neanche i più economici. Sono state scelte coraggiose e noi non dimentichiamo, a partire da Ansaldo Energia con cui c’è di più di un rapporto cliente-fornitore».
Hwg Sababa ha mantenuto tutti i servizi in Italia anche se ha ormai qualche sede anche all’estero. L’espansione degli ultimi anni, che le ha permesso di acquisire anche altre aziende, deriva dal fatto che Aceti e i suoi collaboratori avevano capito una cosa nel 2021: «Il modello di Security Operations Center che stavamo portando avanti, sarebbe andato a morire. Non funzionava più. Così abbiamo guardato cosa fanno negli altri posti nel mondo, abbiamo assunto data scientist e ciò ci ha consentito di arrivare sui clienti con più velocità e tenere più persone libere. L’uso del machine learning è stato fondamentale. Con Torq Hyperautomation abbiamo potenziato il servizio, cose che prima facevamo a mano ora vengono svolte in pochi secondi». L’automazione consente una migliore gestione degli alert e delle attività manuali, raddoppiando la produttività del team Soc. Il risultato è una riduzione sostanziale del carico operativo, sia per l’azienda sia per i clienti, e un miglioramento complessivo della velocità e qualità della risposta agli incidenti.
Il 2026, come detto, sarà dedicato all’espansione nei settori Difesa e Spazio, con team dedicati «che seguono questi ambiti e progetti che parlino la lingua di questi settori», spiega Orlandi.
Sul settore Spazio Hwg Sababa sta già lavorando: «Era difficile accreditarci quando eravamo piccoli. Significa entrare in ambienti complessi − sottolinea il presidente − abbiamo cominciato a presentarci e abbiamo partecipato all’European Space Cybersecurity Hackathon di Madrid, arrivando terzi». La squadra #bucailsatellite, composta da membri del Team Offensive dell’azienda, è stata la prima italiana e prima azienda singola, battuta da un team formato da persone di Amazon, Telefónica, Sateliot, telecom & satcom engineering (secondo posto) e da un team internazionale di Germany, Spagna e Israel di esperti da OHB Digital Connect GmbH, Keyfactor, and Arboleda Intelligence.
I panel
Nel corso della serata, tre momenti di confronto hanno esplorato gli snodi attuali della difesa cyber:
• La protezione dell’Ot e dei sistemi industriali, oggi esposti ad attacchi che non riguardano più solo la continuità del business, ma anche la sicurezza fisica di persone e infrastrutture;
• La risposta agli incidenti, che richiede coordinamento tra tecnologia, governance dei dati, competenze tecniche e ruolo del legale, in uno scenario arricchito – e complicato – dall’intelligenza
artificiale;
• La convergenza tra dati, identità e comportamenti come fondamento di un modello di sicurezza moderno, basato su collaborazione, intelligence e fiducia distribuita.
L’evento ha rappresentato il prologo alla Cset Conference 2025, organizzata da Start 4.0 il 12 e 13 novembre, che quest’anno si svolge nella stessa sede, rafforzando la continuità tra ecosistema industriale, istituzioni e aziende del territorio.


























