“Fuckup Nights”, storia di errori e rinascite, si svolgerà venerdì 14 novembre alla Sala LaClaque del Teatro della Tosse di Genova. Anziché parlare di idee vincenti da diffondere, le FuckUp Nights mettono al centro errori e sconfitte da cui rialzarsi. Tre speaker raccontano le loro esperienze, soffermandosi sui fallimenti lavorativi e non, svelando cosa hanno imparato dai propri errori e come hanno reagito di fronte alle difficoltà della vita.
Fuckup Nights è un movimento globale che racconta e celebra storie di inciampi, cadute, errori nella vita professionale, personale e/o sportiva e delle successive rinascite. Le FuckUp Nights sono nate in Messico nel 2012, da cinque amici che volevano ribaltare l’interpretazione negativa del fallimento e trasformarla in una visione più positiva, uno “strumento di apprendimento” e si sono diffuse in tutto il mondo. Gli sbagli non devono minare l’autostima: sono tappe nel processo di apprendimento. Per esempio, chi ha studiato una lingua straniera sa che se non abbiamo il coraggio di fare errori, se pretendiamo di usarla in pubblico solo qundo la padroneggiamo, difficilmente arriveremo a parlarla fluentemente.
Nella cultura Usa, dove hanno visto naufragare il proprio progetto personaggi come Henry Ford e Steve Jobs, il fallimento nell’attività imprenditoriale è considerato insito nella normalità e non come stigma sociale. Anche in ambito giuridico, in caso di fallimento di un’impresa, il modello procedurale degli Stati Uniti rispecchia un approccio diverso da quello italiano. Il Chapter 11 del Bankruptcy Code statunitense prevede un iter di riorganizzazione e non di liquidazione, con lo scopo di risanare l’impresa, e consente alle aziende di proteggersi dai creditori perché durante la procedura non possano aggredire i beni del debitore.
In sostanza, il messaggio che vogliono trasmettere le Fuckup Nights è che non bisogna legare l’immagine che abbiamo di noi stessi agli errori commessi, sbagliare ci permette di incrementare le nostre conoscenze. Questo approccio non solo aiuta le persone a superare la vergogna di aver fallito, ma incoraggia anche le organizzazioni a considerare il fallimento come una parte naturale e utile del processo di crescita.
La formula delle serate è sempre la stessa: in contesti rilassati e informali, tre storyteller salgono su un palco a raccontare le loro esperienze, di fronte a un pubblico di sconosciuti Durante la loro presentazione svelano come sono riusciti a rialzarsi dai colpi bassi. I tre speaker che a Genova racconteranno le loro storie sono Angelo Spinalbelli, Ilaria Scaliti e Roberta Cartasso. Spinabelli è mental coach e scrittore. Ilaria Scaliti, pedagogista, counselor, teatroterapeuta e direttrice di Women StartupItalia. Roberta Cartasso, insegnante di religione, esploratrice dell’animo umano e delle montagne liguri, ha attraversato valli, deserti e anche un lungo viaggio di ritorno verso sé stessa, dopo un incidente in montagna che le ha cambiato la vita. Francesco Margiocco, giornalista, sarà il conduttore, la voce che accompagnerà il pubblico.
Organizzatore di “Fuckup Nights” Genova è Mauro Mansanti, esperto in consulenza aziendale, amministrazione e finanza.
Quota di partecipazione: 10 euro (welcome drink incluso)
Programma:
19.15: apertura delle porte e welcome drink
20.45: inizio della serata con gli speaker
22. party time


























