Il ponte su viale San Bartolomeo alla Spezia, all’altezza della Darsena Pagliari, crollato il 12 maggio 2021, sarà interamente ricostruito a spese dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
L’Ente di via del Molo ha dato il via all’iter per la progettazione della struttura affidando uno studio trasportistico a una società specializzata che avrà il compito di analizzare il contesto urbanistico e pianificatorio della zona, svolgere attività “sul campo” consistenti nel rilievo e nel monitoraggio del traffico ed eseguire una verifica puntuale sul funzionamento dei nodi stradali interessati. Nel merito lo studio, indispensabile in questa fase per giungere alla progettazione e realizzazione del ponte, dovrà tenere in debita considerazione gli assetti attuali e futuri previsti dalla vigente pianificazione su scala urbana della zona di Pagliari.
Le tempistiche stimate e necessarie per il conseguimento dei titoli autorizzativi, unitamente alle procedure di gara, dovrebbero consentire il processo di consegna dei lavori nell’estate 2026 con il completamento dei lavori stimato per il 2027.
Nel successivo progetto di fattibilità tecnico economica dell’intervento complessivo, una particolare attenzione verrà posta sulle soluzioni tecniche e alternative volte ad individuare un nuovo sistema di apertura/chiusura del nuovo ponte mobile.
La primissima fase di intervento consisterà nella rimozione dei pistoni idraulici che costituivano il precedente apparato di sollevamento del ponte mobile, che nei prossimi giorni sarà affidata a una ditta specializzata e la cui esecuzione è prevista nel prossimo mese di novembre.
Il presidente dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, Bruno Pisano dichiara: «Abbiamo colto il carattere di urgenza per la ricostruzione del ponte, sollevato dal sindaco del Comune della Spezia, con cui si sono susseguiti nel tempo momenti di riflessione e valutazione sulla fattibilità dell’opera, velocizzando l’iter necessario ad avviare i lavori. Siamo giunti a una conclusione che riteniamo essere positiva per tutti, consci della grande importanza che riveste l’opera per il territorio e la viabilità stradale nel suo complesso che in questi ultimi anni ha dovuto subire, gioco forza, un’interruzione proprio in corrispondenza dell’inizio del percorso del Miglio Blu».

























