Continua lo sciopero dei lavoratori edili dipendenti della ditta Manelli e occupati nel cantiere della metro a Brin, in via Canepari.
L’allarme era stato lanciato la settimana scorsa dalla Fillea Cgil che aveva denunciato la grave situazione che vede 20 lavoratori edili senza stipendio. L’assessore comunale ai Lavori pubblici Massimo Ferrante a stretto giro aveva inviato una diffida formale alla ditta incaricata dei lavori, sollecitando l’impresa a provvedere al pagamento delle spettanze. La Manelli, ditta alla quale era stato affidato il cantiere della Metropolitana, non paga gli stipendi ai edili impiegati nell’opera dall’agosto scorso.
«Al Comune abbiamo chiesto che si interessi di questa vertenza che vede 20 lavoratori edili coinvolti in una vicenda della quale non hanno alcuna responsabilità – sottolinea Serafino Larosa segretario Fillea Cgil – la Manelli non solo paga non paga gli stipendi, ma chiede ai lavoratori di trasferirsi in altri cantieri fuori Genova: chiediamo al Comune di intervenire e di adoperarsi affinché i lavoratori vengano impiegati nei cantieri negli altri lotti della Metro o in altri come lo Scolmatore del Bisagno».
Intanto prosegue lo sciopero e una rappresentanza è riunita in assemblea permanente dentro il cantiere di Brin in via Canepari.
«I lavoratori del cantiere della metropolitana stanno ancora aspettando lo stipendio e vivono ogni giorno nell’incertezza dopo la decisione da parte del Comune di Genova di rescindere il contratto con la ditta Manelli. Siamo nel caos e non c’è nessuno che faccia chiarezza: il 3 ottobre l’azienda si incontrerà con le organizzazioni sindacali a livello nazionale e chiederemo conto di quanto sta accadendo a Genova. Chiediamo una convocazione immediata da parte del Comune e dell’assessore competente per capire cosa succederà a questi lavoratori. Non ci bastano le promesse, da Tursi vogliamo che venga messa nero su bianco la salvaguardia occupazionale per questi lavoratori quando ci dovesse essere l’ingresso della nuova azienda. Si tratta di edili specializzati che conoscono benissimo il cantiere, sono professionalità che devono essere tutelate e valorizzate», spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.


























