Prosegue la Campagna 2025 di Fondazione Tender To Nave Italia Ets con il progetto “Sailing Media adventure – apprendere a gonfie vele”, in programma dal 16 al 20 settembre con partenza e ritorno alla Spezia.
Un viaggio che unisce formazione, crescita personale e inclusione: è quello che vivranno i ragazzi del Centro Ripamonti Onlus di Cusino Milanino con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (dsa) o bisogni educativi speciali (bes) a bordo di Nave Italia, il brigantino più grande del mondo, grazie a un progetto che coniuga attività psico-educative e percorsi di cittadinanza attiva.
I beneficiari diretti saranno 16 studenti di scuola secondaria di secondo grado che, nella loro quotidianità scolastica, affrontano difficoltà di apprendimento e situazioni di disuguaglianza. A bordo, i ragazzi saranno protagonisti di attività di formazione su temi cruciali appositamente ideate dalle figure psico-pedagogiche che li accompagneranno: strategie didattiche inclusive, adattamento dei materiali, progettazione secondo i principi dello Universal Design for Learning, comunicazione efficace per parlare di diversità in classe e media education come strumento di inclusione.
A bordo del brigantino, gli studenti diventeranno così parte di un unico equipaggio insieme ai membri della Marina Militare. Qui i ragazzi con dsa potranno sperimentare la forza del gruppo e la bellezza di non sentirsi “navigatori solitari”, ma componenti di una squadra in cui le difficoltà diventano occasioni di crescita condivisa. Le sfide quotidiane, dalle manovre di bordo alle attività educative, saranno un’occasione diversa per comprendere meglio le proprie caratteristiche di apprendimento e per sviluppare strategie compensative utili anche a scuola.
Grande importanza sarà data al media lab, che utilizza la potenza della media education in chiave psicoeducativa: gli studenti imparano a decostruire i messaggi che circolano sul tema dsa e a costruirne di nuovi, più corretti e rappresentativi, trovando così modi adeguati per raccontare se stessi e le proprie esigenze. La collaborazione con scuole e centri diagnostici messa in atto dal Centro Ripamonti Onlus permetterà inoltre di amplificare le ricadute del progetto, coinvolgendo gruppi di studenti (da 2 a 5 per istituto) e creando una rete con i docenti, per promuovere una didattica più accessibile e realmente inclusiva.
Un ruolo fondamentale sarà affidato agli insegnanti, coinvolti sin dalla Fase 1 nella selezione dei partecipanti al progetto. Saranno loro a raccogliere le testimonianze degli studenti e del team di psicologi e pedagogisti, e a reintegrare nella quotidianità scolastica le metodologie più efficaci emerse durante l’esperienza. In questo modo, potranno mantenere vivo l’impatto trasformativo vissuto a bordo di Nave Italia, rendendolo parte integrante del percorso educativo.
Davide Ferrazzi, pedagogista specializzato in dsa e difficoltà scolastiche presso Centro Ripamonti Onlus, dichiara: «La scuola di mare con docenti d’eccezione, professionisti della Marina Militare, mediata da specifiche modalità didattiche inclusive, a cura del Centro Ripamonti Onlus, trasforma la nave in un incredibile palestra di apprendimento. La riflessione in gruppo, guidata da figure psico-pedagogiche e facilitata dallo spirito di equipaggio che si subito si crea, porta a trasformazioni nei ragazzi incredibili, molto superiori ad altri tipo di esperienze di gruppo».
Gianmaria Rocchi, project manager della Fondazione Tender To Nave Italia Ets, aggiunge: «Navigare su Nave Italia significa intraprendere un percorso che va oltre il mare: un viaggio interiore, capace di trasformare la percezione delle difficoltà scolastiche e di aprire nuove rotte verso l’inclusione e la consapevolezza di sé. Un’esperienza che lascia nei ragazzi e nei docenti un’eredità duratura: la certezza che le differenze, se comprese e valorizzate, diventano punti di forza».
Nell’arco della Campagna 2025, in compagnia dell’equipaggio della Marina Militare e dello staff scientifico della Fondazione, saliranno a bordo 20 realtà del terzo settore provenienti da tutta Italia per sperimentare i benefici del Metodo Nave Italia nel periodo compreso tra aprile e ottobre. Dal 19 al 21 giugno Nave Italia ha svolto per la prima volta una missione internazionale in Grecia, portando all’estero i suoi progetti di cooperazione educativa e sociale. Il viaggio di Nave Italia continua dal 23 al 27 settembre salirà a bordo l’associazione Giovani Diabetici di Novara con quattordici ragazzi affetti da diabete di tipo 1 che navigheranno fino al porto di Genova.
Fondazione Tender to Nave Italia Ets
La Fondazione Tender To Nave Italia Ets, ente senza scopo di lucro fondato nel 2007, promuove numerosi progetti di solidarietà a favore di associazioni no profit, onlus, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Mission della fondazione è combattere ogni forma di pregiudizio sulle disabilità e sul disagio sociale, abbattendo il muro dell’indifferenza e ponendosi al fianco di persone fragili che, a causa di quel pregiudizio, rischiano di finire ai margini della comunità. Gli strumenti della Fondazione sono progetti educativi e riabilitativi che vengono realizzati a bordo di un brigantino a vela condotto da un equipaggio militare e battente bandiera della Marina Militare. Su Nave Italia si segue una metodologia specifica: i protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e famigliare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce prossimità e gerarchia. A bordo si vive e si opera fianco a fianco, attorniati dal mare e dal vento. Tutti, indistintamente, ciascuno con un ruolo preciso, marinai, ragazzi, accompagnatori. Si diventa tutti parte di uno stesso equipaggio, senza distinzioni tra chi sale a bordo per una settimana e chi ne fa parte in pianta stabile. Questo, e l’esposizione dei beneficiari a stimoli emotivamente molto forti, sempre in una cornice di massima sicurezza, è il segreto del “metodo Nave Italia” che, sotto la guida del personale scientifico della Fondazione e dell’equipaggio della Marina Militare, si è rivelato particolarmente efficace nel consentire a piccoli gruppi di persone in difficoltà di mettersi alla prova e sfruttare a pieno le proprie potenzialità, superando tutti quei pregiudizi che li accompagnano nella quotidianità. Nel 2023 l’iniziativa ha meritato l’adesione del presidente della Repubblica. Dal 2007 Nave Italia ha imbarcato 7867 persone tra passeggeri speciali, operatori e volontari dedicati e ha realizzato 371 progetti cresciuti in questi anni, per numero e qualità, fornendo ai beneficiari percorsi formativi e riabilitativi unici.