Continua la crisi dei fornitori Amt che subiscono a cascata la mancanza di liquidità dell’azienda. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa hanno scritto una nota in merito al ritardo dello stipendio di agosto ai circa 50 dipendenti dell’azienda Riccitelli che per Amt svolge il servizio di trasporto pubblico extraurbano nell’area metropolitana.
Questa la nota sindacale: “Con una lettera ricevuta il 2 settembre, l’azienda Riccitelli ci ha comunicato che, a seguito dei ritardi nei pagamenti da parte di Amt delle fatture relative al periodo febbraio giugno, incontrerà ‘difficoltà nel corrispondere gli stipendi maturati nel mese di agosto c.a., oltre che nel provvedere al versamento degli oneri riflessi agli Istituti competenti’. Riteniamo tale atteggiamento inaccettabile nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno, nonostante le inefficienze aziendali, garantiscono con professionalità un servizio efficiente e puntuale. Si tratta di personale che percepisce già salari inadeguati e che oggi si vede addirittura negato il diritto più elementare: lo stipendio”.
I sindacati dicono che non accetteranno il ricatto secondo cui ‘se Amt non paga, Riccitelli non paga gli stipendi’.
“Le difficoltà di cassa e le inefficienze della filiera degli appalti non possono ricadere sulle spalle dei lavoratori, che sono sempre gli unici a pagare le conseguenze. Per quanto ci riguarda l’unico responsabile del mancato pagamento degli stipendi è la Riccitelli. Per questo motivo abbiamo avviato le procedure di raffreddamento previste dalla legge 146/90. Al termine, se non arriveranno risposte concrete, verrà proclamato un pacchetto di scioperi per ristabilire la correttezza dei pagamenti e la dignità del lavoro”.