Genova riconosce lo Stato di Palestina, condanna le violazioni di Israele e approva la sospensione di ogni cooperazione internazionale. Il Consiglio Comunale ha approvato ieri la mozione presentata da tutti i consiglieri di Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 stelle, Partito democratico, Lista Civica Silvia Salis.
«Ben coscienti che in Palestina è in corso un genocidio che deve essere fermato al più presto e che questo voto rappresenta una goccia nel mare, esprimiamo la nostra profonda soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Genova della mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina – ha dichiarato Francesca Ghio, capogruppo di Avs e prima firmataria del documento -. Si tratta di una scelta politica chiara, netta, che non lascia spazio ad ambiguità. È un gesto doveroso di giustizia e di pace nei confronti di un popolo martoriato da decenni. Ci auguriamo che questo atto venga rilanciato anche a livello nazionale dal governo guidato da Giorgia Meloni, perché non si può continuare a tacere mentre sotto gli occhi del mondo intero si consuma una tragedia umanitaria senza precedenti».
La mozione approvata dal Consiglio comunale di Genova prevede, tra le altre cose, la condanna esplicita delle violazioni commesse dallo Stato di Israele, la sospensione di ogni cooperazione istituzionale, militare e scientifica con l’attuale governo israeliano fino al cessate il fuoco e al pieno rispetto dei diritti umani, il riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 1967 con Gerusalemme capitale condivisa e l’impegno del Comune di Genova a farsi portavoce di queste richieste presso il Governo e l’Unione europea.
Il testo chiede inoltre la sospensione della vendita e dell’importazione di armamenti, l’introduzione di sanzioni contro chi viola sistematicamente il diritto internazionale e il sostegno a un piano di ricostruzione come quello proposto dalla Lega Araba.
«Ciò che sta accadendo in quei territori è evidente a chiunque abbia occhi per vedere e coscienza per indignarsi. Genova, città medaglia d’oro alla Resistenza, non può restare neutrale davanti a questo genocidio – ha aggiunto il consigliere Lorenzo Garzarelli -La nostra storia ci impone coerenza, memoria e coraggio. Prendere posizione oggi non è solo un dovere politico: è un atto di civiltà. Abbiamo votato a favore della giustizia, perché non può esserci pace senza il riconoscimento dello Stato di Palestina. E perché un giorno vogliamo poter dire con orgoglio da che parte eravamo mentre il mondo si stava disumanizzando».
«Il nostro voto non è stato solo simbolico – ha aggiunto il consigliere Massimo Romeo – ma un’assunzione di responsabilità. Genova ha scelto di non voltarsi dall’altra parte e di non restare in silenzio mentre da quasi due anni il popolo palestinese è sottoposto a bombardamenti, fame, privazioni e violenze che nulla hanno a che vedere con la legittima difesa».
La discussione in Aula sulla mozione
Sulla mozione sono stati presentati due emendamenti, uno dalla stessa maggioranza e uno dall’opposizione. L’opposizione ha presentato anche un ordine del giorno. Vista la mole di documentazione presentata e la delicatezza dell’argomento, l’opposizione ha chiesto la convocazione di una Conferenza capigruppo, per poter condividere un unico documento.
Il Consiglio è stato sospeso per permettere la riunione dei capigruppo.
Al rientro in aula è stata presentata dalla consigliera Francesca Ghio (Avs) la mozione della maggioranza già emendata.
La consigliera di Noi Moderati Ilaria Cavo ha presentato l’ordine del giorno scritto dalla minoranza, con cui si impegna la sindaca e la Giunta “a farsi parte attiva presso Governo, Anci ed istituzioni europee affinché l’Italia possa sostenere ogni tentativo diplomatico per un cessate il fuoco immediato, durevole e verificabile, in linea con il diritto internazionale umanitario e le risoluzioni Onu; adoperarsi per lo stop ai bombardamenti contro civili e infrastrutture non militari nella Striscia di Gaza, promuovendo la netta distinzione tra obiettivi militari e popolazione civile, nel rispetto della Convenzione di Ginevra; ribadire la richiesta di liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e la fine di ogni violenza indiscriminata; rafforzare l’impegno diplomatico italiano per facilitare l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, sostenendo corridoi umanitari internazionali per garantire il raggiungimento della popolazione civile senza il controllo di gruppi armati; riaffermare la posizione italiana a favore della soluzione “due popoli, due Stati”, basata sul reciproco riconoscimento, fine dell’occupazione e creazione di uno Stato di Palestina indipendente, democratico e pacifico accanto allo Stato di Israele nell’ambito di un processo negoziale che garantisca sicurezza, dignità e autodeterminazione per entrambi i popoli; dare visibilità all’impegno del Comune attraverso pubblicazione sul sito istituzionale in merito a tutte le iniziative di pace e solidarietà internazionale; trasmettere la presente mozione al Governo italiano, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e alle rappresentanze diplomatiche di Israele e Palestina in Italia, affinché sia data massima visibilità all’impegno di Genova per la pace”.
L’opposizione ha ritirato il proprio emendamento.
Dopo il dibattito dei consiglieri in aula è intervenuta anche la sindaca Silvia Salis. Il presidente del Consiglio comunale Claudio Villa ha messo in votazione l’ordine del giorno presentato dall’opposizione, con il parere contrario della giunta. L’odg è stato respinto con 22 voti contrari della maggioranza e 14 dell’opposizione.
È stata poi votata la mozione emendata dalla stessa maggioranza. La mozione è stata approvata con 21 voti a favore della maggioranza, 13 contrari dell’opposizione e 1 astenuto, Lorenzo Pellerano di Noi Moderati.


























