«La pubblicazione della graduatoria del bando Nidi gratis da parte di Filse ha confermato tutte le nostre preoccupazioni raccolte ascoltando i cittadini sul territorio: due famiglie su tre, pur risultando ammissibili, resteranno senza contributo. Una misura pensata per sostenere i genitori con figli sotto i tre anni si sta trasformando in un aiuto per pochi eletti. È una gestione gravemente inadeguata, e a farne le spese sono ancora una volta le famiglie liguri», dichiara il capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria Armando Sanna annunciando un’interrogazione.
«Su quasi 4.000 domande idonee, il finanziamento da 8 milioni di euro ne copre solo 1.455. Restano escluse più di 2.500 famiglie, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro. Nel 2024, con uno stanziamento di 18 milioni, i beneficiari erano stati 3.321. Ora si scende a 1.541. Un taglio netto che dimostra come questa Giunta abbia deciso scientemente di ridurre una misura di welfare che invece andrebbe rafforzata. Il dato più grave – prosegue Sanna – è che riceveranno il bonus solo le famiglie con Isee inferiore a 18.833 euro, mentre il bando prevedeva un limite di 40.000 euro. Questo significa escludere centinaia di famiglie con redditi medi, spesso precari, che pure avrebbero bisogno di questo sostegno».
«Già nel 2024 avevo presentato un’interrogazione in aula per segnalare i ritardi nell’erogazione dei fondi. Oggi ci troviamo di fronte a un disastro annunciato. Le famiglie hanno anticipato per un anno le rette degli asili, contando su un rimborso che ora viene negato per carenza di risorse. E la graduatoria è arrivata solo a fine luglio, quando l’anno educativo è finito: fuori tempo massimo. Non bastano le buone intenzioni dell’assessora Ferro che dice che ci sarà un’istruttoria sulle domande escluse e si sta valutando un rifinanziamento: servono certezze subito».
«Se davvero si vuole sostenere la natalità, il lavoro femminile e le famiglie giovani, servono politiche strutturate, non spot. Presenterò una nuova interrogazione per chiedere conto del mancato rifinanziamento, dei tempi e della copertura effettiva della misura. Le famiglie liguri meritano risposte, non promesse mancate», conclude Sanna.