Un patto di trasparenza tra amministrazione e comunità locali. È questo il bilancio di sostenibilità che Amiu redige pur non avendone l’obbligo.
Il direttore generale di Amiu Roberto Spera spiega: «Questo bilancio ragiona sul tracciare un percorso costruito e le prospettive in ambito di ciclo integrato dei rifiuti. Parla di tutto ciò che deve essere sostenibile in tema di governance, finanza e socialità. Bisogna rendersi conto che il tema della raccolta rifiuti è un tema sociale. Genova deve prendere consapevolezza che la differenziata non è solo un obbligo di legge. Non si va da nessuna parte se non mettiamo al centro il tema. Serve nuovo patto sociale e Amiu è pronta a nuove sfide».
Il presidente Giovanni Battista Raggi commenta: «Il bilancio di sostenibilità rende oggettivo un dato comunicativo. Con esso Amiu si dà degli obiettivi valutabili e controllabili, che saranno poi rivisti negli anni successivi. Le statistiche dicono che le aziende che si preoccupano dei temi Esg hanno un tasso di sopravvivenza più alto perché sei più credibile, solido e affidabile».
Il bilancio è redatto in conformità agli standard internazionali Gri – Global Reporting Initiative, i più diffusi per la rendicontazione non finanziaria. Il Bilancio è stato curato dall’Area Amministrazione, Finanza e Controllo dell’azienda, con il supporto metodologico di The European House – Ambrosetti. La raccolta e l’elaborazione dei dati si è svolta attraverso la consolidata Esg Task Force, un gruppo di lavoro interfunzionale Amiu.
Etica, trasparenza, raccolta differenziata e riciclo, qualità dei servizi, efficienza energetica, relazioni sindacali e sicurezza sul lavoro sono solo alcuni dei temi su cui si concentra il documento e che rappresentano la base per pianificare e monitorare gli obiettivi aziendali.
Per Amiu l’obiettivo su Genova è «riuscire ad arrivare al 65% il più velocemente possibile − afferma Raggi − anche se ricordo che nessuna città sopra 500.000 abitanti in Italia raggiunge il 65%, perché se andiamo a vedere chi lo raggiunge e lo supera, ovviamente ce ne sono, ma sono un pochino più piccole come taglia. Però questo non vuol dire che sia un obiettivo impossibile in assoluto, ma senz’altro un obiettivo sfidante e complesso. Diversi sono gli obiettivi che ci diamo in quei bacini più piccoli dove il nostro obiettivo è di superare il 75% della raccolta differenziata».

L’assessore comunale all’Ambiente Silvia Pericu dichiara: «È un bilancio che non racconta solo risultati e numeri, ma che restituisce il senso profondo del lavoro di un’azienda pubblica che vive ogni giorno nelle strade delle nostre città, a stretto contatto con le persone. Questo percorso, però, non può essere portato avanti da soli. Abbiamo bisogno del coinvolgimento attivo dei cittadini. La sostenibilità non è mai solo un obiettivo aziendale: è un’alleanza tra istituzioni, associazioni, imprese private, imprese pubbliche e comunità locali. Come amministrazione, siamo chiamati a creare le condizioni perché questa alleanza sia concreta: puntando su educazione ambientale, servizi a tutto tondo, trasparenza e ascolto. Il futuro delle nostre città si costruisce insieme. Ed è nelle scelte quotidiane – come separare correttamente i rifiuti che ricordiamo essere risorse, non abbandonare gli ingombranti, informarsi sui servizi a disposizione, rispettare gli spazi comuni – che passa una vera transizione ecologica dal basso».
Nel 2024 Amiu ha raccolto oltre 175.000 tonnellate di materiale differenziato e migliorato il tasso di raccolta differenziata della città di Genova superando il 50%, mentre nel bacino del genovesato è stato raggiunto (esclusa Genova) il 70,59% (con picchi a Mignanego, Sant’Olcese e Serra Riccò tutti superiori al 82%) e nel bacino del Golfo Paradiso e Valli del Levante (nei comuni serviti da AMIU e con picco a Pieve Ligure del 83,09%,) il 71,30%.
A livello occupazionale, Amiu ha garantito stabilità ad oltre 1.950 dipendenti, di cui il 92% con contratto a tempo indeterminato, e promosso oltre 22.000 ore di formazione, con una particolare attenzione alla sicurezza, alla parità di genere e all’inclusione. «L’indice di frequenza degli infortuni − spiega Raggi − si è attestato al 36,9, contro una media nazionale di settore tra 50 e 60 a dimostrazione dell’attenzione e dell’efficacia delle politiche di prevenzione e formazione. La nostra missione si traduce ogni giorno in azioni concrete per una Genova e una Liguria più pulite, coese e resilienti, anche se la strada è ancora lunga e richiede applicazione e attenzione costanti».
I numeri
38 comuni serviti (674 mila utenti), oltre 375 mila tonnellate di rifiuti gestite nel 2024, 482 kg per utente. 32,8 milioni di investimenti previsti nel piano industriale 2025-2029, 70 milioni investiti nel triennio 2022-2024. 183 milioni il valore distribuito lungo tutta la catena.
53,72% la racconta differenziata (+21,11%) rispetto al 2022. I rifiuti conferiti in discarica sono passati dal 51% del 2022 al 42% del 2024.
2 premi per la raccolta degli imballaggi in acciaio e per 2 campagne di informazione ambientale riconosciuti dai Consorzi Ricrea, Conoe e CoReVe.
L’89% degli utenti, secondo una survey, si definisce molto o abbastanza soddisfatto del servizio offerto.
5.200 gli studenti coinvolti dall’azienda in eventi di educazione ambientale.
L’incremento dei volumi disponibili per la raccolta differenziata grazie ai nuovi contenitori a carico bilaterale è del 65%.
Un nuovo impianto fotovoltaico è stato installato nel polo multifunzionale di Scarpino. 11.287 le tonnellate di Co2 evitate grazie alla trasformazione di biogas in biometano.
L’80% dei mezzi aziendali è di categoria Euro 6 o full electric.
Delle 1971 persone che compongono la squadra di Amiu, 280 sono entrate nel 2024.