Rinnovato a Genova il protocollo locale per la sicurezza nelle discoteche, attuazione territoriale dell’accordo quadro nazionale “Divertiamoci in sicurezza”, sottoscritto tra il ministero dell’Interno e il Silb Fipe-Confcommercio. L’intesa mira a incrementare i livelli di sicurezza all’interno e in prossimità dei locali da ballo e a promuovere la cultura della legalità tra i più giovani.
Il documento, elaborato a seguito del rinnovato confronto fra tutti gli attori coinvolti, è stato sottoscritto dal prefetto di Genova, dal questore di Genova, dai comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, nonché dai rappresentanti delle organizzazioni dei gestori di discoteche e dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento (Silb Fipe, Confcommercio, Sided Confesercenti, Fiepet Confesercenti, Confedersicurezza, Assiv, Legacoop Liguria, A.n.i.v.p., Federpol, Aissitalia, Italdetectives, Conipi). A tali soggetti istituzionali, già firmatari dell’originario accordo del 2022, si sono aggiunti il Comune di Genova, il Comune di Arenzano, il Comune di Chiavari, il Comune di Lavagna, il Comune di Rapallo, il Comune di Santa Margherita Ligure e il Comune di Sestri Levante. Vi ha preso parte, altresì, il Sistema Sanitario Regionale della Liguria, nelle sue articolazioni della Asl 3 e della Asl 4.
Il protocollo promuove forme di collaborazione sinergica con le forze dell’ordine, i Comuni interessati e i gestori dei locali da ballo, attraverso strategie dirette a favorire la diffusione della cultura della legalità tra i giovani e a implementare i livelli di sicurezza fra gli avventori dei locali di pubblico intrattenimento, all’interno e in prossimità degli stessi.
Rispetto alla sua configurazione originaria, la versione aggiornata del protocollo presenta significative novità, da ascriversi sia all’inedita partecipazione delle Aziende Sanitarie Locali sia al coinvolgimento delle Amministrazioni locali, le quali hanno manifestato un comune apprezzamento per l’azione svolta in condivisione con le altre Istituzioni e le associazioni interessate.
In occasione della sigla odierna, il prefetto ha inteso esprimere un sentito apprezzamento per lo spirito di iniziativa e di collaborazione proattiva che ha ispirato l’azione di tutti i soggetti coinvolti, evidenziando come quello in argomento sia un tema di assoluto rilievo, la cui gestione non può prescindere da un impegno comune, e ciò nella consapevolezza di quanto le problematiche inerenti alla sicurezza nei locali di intrattenimento danzante – e, così, nelle relative adiacenze – impongano di definire interventi ad ampio raggio, i quali devono anzitutto concentrarsi sul crinale della prevenzione.
In tale ottica, la decisione di ridurre da semestrale a trimestrale la cadenza periodica di convocazione del già previsto Tavolo tecnico, istituito presso la prefettura al fine di monitorare il livello di attuazione del Protocollo, è conferma della comune di volontà di assicurare un confronto quanto più assiduo e proficuo fra tutti gli attori coinvolti, nell’ottica di elaborare strategie di intervento capaci di arginare il fenomeno latamente inteso della malamovida.
«Questo protocollo è un importante strumento operativo − spiega Mattia Nicotera, presidente Silb Fipe-Confcommercio Genova e provincia − perché consente un dialogo diretto tra istituzioni e imprese, valorizzando il ruolo dei gestori nella segnalazione e prevenzione delle situazioni di rischio».
Il Silb si impegna a sensibilizzare i propri associati alla sottoscrizione del protocollo anche attraverso incontri dedicati, con l’obiettivo di rafforzare la partecipazione e la collaborazione degli operatori del settore.
«Le discoteche e i locali da ballo − dichiara Nicotera – sono luoghi riconosciuti e vigilati, a norma sotto il profilo della sicurezza e fondamentali per l’aggregazione giovanile. Rappresentano anche un presidio importante per la vivibilità e l’attrattività notturna della città. Rivolgiamo un sentito ringraziamento a prefettura, questura, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, Comune di Genova, Comuni della provincia, Asl e a tutte le associazioni e gli enti coinvolti, per la sensibilità e la competenza dimostrate verso il nostro comparto, e in particolare per l’attenzione dedicata al contrasto all’abusivismo».