La Borsa di Milano apre in calo. Il primo indice Ftse Mib cede lo 0,26% a 39.815 punti e prosegue debole, in linea con gli altri listini europei. I mercati restano alla finestra in attesa di sviluppi sul fronte dei dazi.
A Piazza Affari si mettono in mostra le banche mentre si attende che il Cda di Unicredit (-0,1%) faccia il punto sull’offerta per Banco Bpm (+0,9%). Sale Mediobanca (+0,7%), mentre continuano le vendite da parte dei soci del patto di consultazione e con l’amministratore delegato di Mps (-0,01%) a Londra per incontrare gli investitori sul fronte dell’offerta per piazzetta Cuccia. Nel listino principale scivolano Stellantis (-3,3%), con l’addio al programma per l’idrogeno, e Iveco (-3,2%). Male Stm (-1,9%), dopo i risultati del trimestre della multinazionale olandese Asml.
Avvio debole per le Borse europee, sotto i riflettori anche le mosse delle banche centrali dopo l’inflazione Usa. In calo Francoforte (-0,2%), positiva Londra (+0,1%), nonostante l’aumento dei prezzi al consumo. Poco mossa Parigi (+0,02%).
Borse asiatiche fiacche in chiusura di giornata. I mercati scommettono su un rinvio del taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed, dopo il dato sull’inflazione americana. Sotto i riflettori resta il tema dei dazi, mentre si attendono le prossime mosse di Donald Trump. Poco mossa Tokyo (-0,04%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo l’inflazione del Regno Unito e quella dell’Italia in seconda lettura, e la bilancia commerciale dell’Eurozona. Dagli Stati Uniti i prezzi alla produzione ed i verbali della Fed.
Aumenta il prezzo del petrolio in avvio di contrattazioni: il wti è scambiato a 66,90 dollari al barile in crescita dello 0,57%. Il brent passa di mano a 68,96 dollari al barile (+0,36%).
Nei cambi euro in lieve rialzo sul dollaro in avvio di giornata: scambia a 1,1620 dollari con un aumento dello 0,16%. L’euro-yen è a 172,94 (+0,13%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna una lieve diminuzione a 89 punti base (-0,34%), il rendimento è a +3,61%.