Sulla situazione conseguente alla riapertura nel periodo estivo h24 del punto di primo intervento dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga interviene in modo netto il presidente della commissione consigliare sanità Giorgio Cangiano: «Dopo alcuni giorni dalla riapertura è emerso che le ambulanze vengono comunque inviate dal 118 al pronto soccorso di Santa Corona invece che essere smistate, a seconda della gravità dei casi, direttamente sia ad Albenga sia a Pietra Ligure. In questo modo il servizio non può funzionare con l’assurda conseguenza che da un lato non si fornisce ai cittadini e ai turisti del comprensorio una fondamentale assistenza e Santa Corona rimane sovraffollato con inammissibili attese per ricevere le prestazioni mediche. Il presidente Bucci e l’assessore alla sanità Nicolò hanno dichiarato che la riapertura h24 nel periodo estivo del punto di primo intervento di Albenga è un test per valutarne l’ effettiva necessità. Riaprire per 40 giorni una struttura è una misura assolutamente inefficace soprattutto perché il territorio non ha bisogno di test, ma di risposte sanitarie che, è sotto l’occhio di tutti, sono assolutamente insufficienti. In ogni caso considerare un test l’apertura di una struttura di emergenza nella quale non vengono inviate le ambulanze è una evidente presa in giro e la manifesta volontà di crearsi la scusa per non riaprire definitivamente».
Cangiano chiede un intervento rapido per consentire «l’invio delle ambulanze all’ospedale di Albenga in modo da garantire servizi e prestazioni sanitarie adeguate ai residenti e turisti, sgravando così anche il Santa Corona ed evitando che i volontari delle pubbliche assistenze stiano ore in attesa in trasporti effettuati su strade sovraffollate. Non era questa la promessa del presidente Bucci che, è giusto ricordarlo, aveva garantito la riapertura del Pronto Soccorso. Convocherò una riunione urgente della commissione comunale sanità e un incontro del comitato spontaneo sorto a tutela della dell’ospedale e per avere un punto di emergenza affinchè tutti possano prendere posizione».
Il sindaco Riccardo Tomatis aggiunge: «Il Punto di Primo Intervento di Albenga, prima della sua chiusura, ha rappresentato un presidio sanitario fondamentale per il nostro territorio. Funzionava perfettamente, garantendo assistenza 24 ore su 24 e registrando oltre 24.000 accessi annui, tra pazienti in autopresentazione e quelli trasportati in ambulanza. Non si tratta di inventare nulla di nuovo: basterebbe semplicemente ripristinare ciò che ha sempre funzionato per dare una risposta concreta, efficace e continuativa alla domanda di salute dell’intero comprensorio, tutto l’anno».