Con il coinvolgimento diretto dei primi 75 pazienti è stata avviata a Genova la sperimentazione clinica di ‘Socrate’. Un progetto che, grazie all’introduzione di sistemi tecnologici e organizzativi innovativi, rafforza la continuità del percorso riabilitativo che dalla struttura ospedaliera arriva fino alle cure in ambulatorio e a domicilio. Una iniziativa realizzata da un pool pubblico-privato guidato da Bf Partner, con la Regione Liguria e la partecipazione di diverse aziende liguri (EL.CO, Mcs, Swhard e Clouree), dalla Clinica di Neuroriabilitazione dell’Ospedale San Martino, con la consulenza della Asl 3.
Il progetto è finanziato dal Bando Pr Fesr 2021-2027 “Supporto alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale per le Imprese aggregate ai Poli di ricerca ed innovazione”.
L’obiettivo del progetto Socrate è lo sviluppo di una soluzione tecnologico-organizzativa funzionale alla realizzazione di un ecosistema hub e spoke, dedicata alla continuità di cura in ambito riabilitativo del paziente fragile, cronico o deospedalizzato, con l’intento di rispondere alle differenti esigenze territoriali, garantire equità di accesso, capillarità e prossimità del servizio sanitario in zone geograficamente depresse e nel rispetto dei principi di sostenibilità.
Il team di lavoro è capitanato da Bf Partner ed è composto da aziende liguri (El.Co, Mcs, Swhard e Clouree) con competenze sia trasversali che specifiche, coprendo quindi tutta l’interdisciplinarietà necessaria per un’innovazione efficace nell’ambito sanitario. La clinica di neuro-riabilitazione dell’Ospedale Policlinico San Martino Irccs, Unità Operativa Complessa di riabilitazione intensiva completa il partenariato, ulteriormente arricchito dalla consulenza della Asl 3, che collabora sia con la struttura complessa recupero e rieducazione funzionale “La Colletta” sia con molteplici ambulatori territoriali.
Lo studio clinico, che appunto coinvolgerà 75 pazienti, ha l’obiettivo primario di verificare l’efficienza e l’accettabilità dell’introduzione di sistemi tecnologici all’interno del percorso di recupero delle autonomie del paziente nel passaggio dall’hub (struttura ospedaliera) allo spoke (ambulatori territoriali/domicilio), finalizzata a: supportare e coadiuvare l’aderenza al piano terapeutico (Pri); Intercettare precocemente eventuali decadimenti funzionali; Facilitare l’accesso alle prestazioni riabilitative per soggetti residenti nelle aree interne.
Obiettivo secondario, partendo da una mappatura dei processi As-Is, è quello di disegnare uno scenario To-Be che rappresenti il nuovo modello organizzativo di erogazione dell’assistenza dove si innestano le tecnologie oggetto della sperimentazione, al fine di ottimizzare la presa in carico del paziente oggetto dello studio. La mappatura e la progettazione di scenari e indicatori sono stati portati avanti secondo la Value Based Healthcare, grazie anche alla consulenza del Politecnico di Milano. La Value-based healthcare è la sanità basata sul valore delle cure, ovvero sul rapporto tra il benessere reale delle persone e i costi sostenuti sul ciclo di cura.