Silvia Salis la chiama squadra, gergo sportivo, ça va sans dire. La nuova giunta del Comune di Genova è formata da sei donne, oltre la sindaca, e cinque uomini. Di tutti sottolinea la competenza ma si sofferma, in una presentazione affollata nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, sul fatto che sia la giunta «con più donne della storia d’Italia per le grandi città. Non è solo un fatto di numeri e un puntiglio voler chiamare le quote rosa quote di genere. Quando si cerca per competenza, di donne se ne trovano tante».
Salis rimarca quanto sia «caratterizzata dalla competenza dei singoli e dall’equilibrio tra le forze politiche che compongono la coalizione» e poi traccia la linea: «Sarà una giunta aperta alla città e non divisa in compartimenti stagni. La mia è una visione orizzontale degli assessorati, non verticale, ognuno dovrà collaborare con i colleghi assessori e non concentrarsi solo sulla propria materia. Immagino e chiedo una sinergia tra le competenze e i ruoli di ciascuno, per affrontare le questioni più rilevanti della città e garantire il miglior risultato. Sarà un grande lavoro di squadra con un ascolto attento dei territori e dei cittadini. Per dare risposte a quelle richieste rimaste spesso inascoltate. Ogni singolo assessore metterà le proprie competenze a servizio della città. È una squadra molto forte e preparata che ringrazio già oggi per l’impegno e la professionalità che sono sicura metterà ogni giorno nello svolgere il proprio compito e dare concretezza al nostro programma».
Salis, nella conferenza stampa di presentazione, spiega anche di aver incontrato i dirigenti: «Ho chiesto di fare il loro lavoro per mettere a terra nostro programma senza travalicare la legge. Il nostro messaggio è anche un cambio di tono, non mi piace alzare la voce».
La sindaca predica trasparenza, visto che nell’assestamento di bilancio che deve essere essere approvato mancano a sorpresa 50 milioni per minori entrate e maggiori spese, su cui il vicesindaco e assessore competente Alessandro Terrile sta già lavorando (qui l’approfondimento). Salis replica a distanza anche sullo Skymetro: «Non esiste un progetto cantierabile, era tutta propaganda, solo un plico di fogli. Il 16 maggio, ci risulta ora, che la precedente amministrazione abbia chiesto una proroga. Anche per questo intendiamo cambiare il modo di amministrare la città. Questo documento doveva uscire prima. Cambieremo approccio rispetto alla narrazione di questi anni».
Il primo consiglio comunale sarà convocato il 18 giugno alle 15.
Giunta e deleghe
La sindaca Silvia Salis avrà le deleghe allo Sport, Grandi Eventi e Relazioni Internazionali.
Il vicesindaco Alessandro Terrile, 45 anni, avvocato (Partito Democratico) avrà le deleghe a Bilancio, Società Partecipate, Sviluppo Economico Sostenibile, Economia del Mare, Rapporti tra porto e città.
Tiziana Beghin, 54 anni, consulente per le Pmi (Movimento 5 Stelle) assessora al Commercio e al Turismo.
Rita Bruzzone, 57 anni, odontoiatra, (Partito Democratico) assessora ai Servizi Educativi, alle Politiche di Genere e all’Organizzazione.
Francesca Coppola, 37 anni, architetta, (Alleanza Verdi e Sinistra), assessora all’Urbanistica.
Massimo Ferrante, 55 anni, architetto (Partito Democratico) assessore ai Lavori Pubblici, alle Infrastrutture e alla Protezione Civile.
Cristina Lodi, 55 anni, assistente sociale, (Azione) assessora al Welfare.
Giacomo Montanari, 40 anni, storico dell’arte, divulgatore scientifico, (indipendente), assessore alla Cultura.
Emilio Robotti, 60 anni, avvocato (Alleanza Verdi e Sinistra) assessore alla Mobilità Sostenibile, al Lavoro e ai Servizi Civici.
Davide Patrone, 28 anni, studente, (Partito Democratico), assessore alla Casa, al Patrimonio e alla Partecipazione.
Silvia Pericu, 55 anni, docente universitaria, (Lista Civica Silvia Salis Sindaca) assessora all’Ambiente.
Arianna Viscogliosi, 53 anni, avvocato (Italia Viva) assessora alla Sicurezza Urbana e alla Polizia Locale.
I primi dossier
Il colpo a sorpresa, che ha spiazzato un po’ le previsioni iniziali, è stato Giacomo Montanari: «C’è l’opportunità di mettere al servizio della città delle competenze, in ambito culturale comunque è un’esigenza che in città si sentiva da tempo. Sono contento, orgoglioso, ma anche preoccupato per svolgere al meglio. Darò il 110% cercando di lavorare nell’ottica di una cultura condivisa, accessibile per tutti e legata ai territori con una prospettiva di sviluppo per i giovani professionisti. Sono tante le priorità, dai musei cittadini a tornare a dialogare con una struttura di Municipi che possa assumersi anche una responsabilità di progettazione della cultura, viste le singole peculiarità dei territori. Nel mio cuore c’è il Museo di Sant’Agostino credo sia importante partire da lì, da un grande progetto che guardi al futuro». Per Montanari la parola promozione e cultura non vanno associate: «Noi dobbiamo parlare di valorizzazione dove per valore non c’è solo il driver economico, ma capire quanto sono al centro della vita dei cittadini, è il punto prioritario da cui partire. Finché i Rolli non sono stati voluti dai cittadini è stato difficile portarli all’esterno. Occorre aprire un dialogo con i cittadini, aprire ai giovani».
Massimo Ferrante, per dieci anni presidente del Municipio Bassa Val Bisagno, ha le idee chiare: «L’autunno si avvicina, sappiamo che dopo il 15 agosto arrivano intense precipitazioni, ci sono rii in condizioni pietose con contenziosi aperti con i frontisti privati. Tra le priorità capire come mai lo Scolmatore del Bisagno è ancora fermo, dobbiamo capire come mai la talpa non è stata ancora montata. Per quanto riguarda le infrastrutture ci sarà un lavoro di squadra con chi si occupa di trasporti su opere come lo Skymetro, inoltre i Municipi devono tornare a fare la gestione ordinaria del territorio. Dobbiamo ridare loro competenze, personale, aree tecniche che funzionano, evitare sovrapposizioni. Dobbiamo recuperare un livello zero di decoro, pulizia e manutenzioni come ci ha chiesto l’elettorato».
Commercio e turismo rappresentano una componente fondamentale dell’economia cittadina. Tiziana Beghin: Ci sono molti dossier in primis il periodo estivo, non voglio stravolgere nulla mantenendo ciò che funziona e cambiando ciò che non funziona. Ritengo che un piano strategico per far crescere un turismo di qualità più diffuso sia funzionale a un maggior coinvolgimento dei commercianti e degli operatori economici della città». Anche sul turismo crocieristico Beghin intende fare un’analisi: «Cercheremo di capire quanti turisti potrebbero essere fidelizzati e incuriositi a tornare, prima analizzerò i dati e poi lavoreremo su quelli».
Emilio Robotti si sbilancia poco, sul suo tavolo tanti temi caldi soprattutto in ambito trasporti: «Al di là di quelle pratiche importanti sulle quali in campagna elettorale si è detto molto, i trasporti sono tra gli aspetti più importanti delle Città Metropolitane, ma anche per i Servizi Civici c’è un problema di residenza e di usufruire dei propri diritti anche per le persone fragili. Questo va rivisto».
Cristina Lodi, che si occuperà di Welfare, Servizi Sociali, Famiglia, Terza età, Disabilità e sociosanitario, prima di tutto ringrazia gli operatori: «C’è un tema di riorganizzazione interna e dei servizi partendo dal presupposto che bisogna fare un monumento a coloro che hanno resistito in questi anni, ma la sindaca intende anche guardare allo sviluppo e al benessere delle persone cercando di raggiungere la quotidianità delle famiglie con un approccio dinamico. Il Comune deve fare protezione sociale». Due le priorità: «Il tema del lavoro per sostenere i servizi che mantengano il più possibile le persone autonome sia disabili sia anziani e poi da lavorare con il tribunale e i servizi per i minori per sostenere le famiglie di origine di questi ragazzi».
Prevenzione è la parola d’ordine di Arianna Viscogliosi sulle linee guida: Senza prevenzione non c’è sicurezza e lavorare tanto anche sul corpo di polizia locale che va formato, motivato, sostenuto, che svolge un ruolo importante di mediazione tra Comune e città. Prevedo tante iniziative di prevenzione su tutte le fasce d’età con i giovani, per renderli più responsabili e partecipi, gli anziani soggetti a truffe e aggressioni, le donne, c’è tantissimo da fare. Faremo uno studio per capire dove c’è più bisogno di intervento».
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