Lieve calo degli infortuni sul lavoro, ma crescita di quelli mortali e, ancor più, delle malattie professionali. È il bilancio del 2024 della Liguria presentato stamattina dall’Inail, secondo quanto riporta l’agenzia Dire.
Lo scorso anno sono state registrate 17.058 denunce di infortuni sul lavoro, il 2,2% in meno rispetto al 2023, quando erano state 17.442. Una riduzione diffusa su tutte le province, con i dati più virtuosi registrati a Imperia (-8,2%) e a Savona (-4,1%).
I morti sono, però, cresciuti da 22 a 25, pari a un aumento del 13,6%.
Peggiorano Genova, passata da sei a dieci, pari a un +66,7%, e Savona, passata da cinque a otto morti, pari a un +60%. Migliorano Imperia, scesa da cinque a quattro morti (-20%), e La Spezia da sei a tre (-50%).
Il dato più preoccupante, però, secondo la Dire, è rappresentato dalle denunce di malattie professionali, passate da 1.433 nel 2023 a 1.992 lo scorso anno, per un aumento del 39%: peggioramento in tutte le province, con Genova che ha visto una crescita del 61,9%, passando 646 casi del 2023 a 1.046 del 2024. Un aumento praticamente del doppio rispetto al tasso nazionale, comunque cresciuto del 21,6%.
«Ogni infortunio è un dramma e ogni morte sul lavoro è una tragedia – commenta Marcello Fiori, direttore generale Inail – ma dal 2019 a oggi c’è una tendenza alla diminuzione di circa il 5,5% di tutti gli infortuni in Liguria. Nel 2024 c’è una diminuzione del 2,2%. Il tema vero è la prevenzione: sebbene questi dati possano dimostrare un trend positivo grazie al lavoro di istituzioni, imprese, organizzazioni sindacali e organi di informazione, non ci accontentano perché 17.000 infortuni all’anno sono tanti. Sicuramente, la tragedia del Ponte Morandi ha fatto da veicolo sul territorio per le politiche di prevenzione».
In Liguria, l’Inail copre circa 100.000 aziende e 400.000 dipendenti.
«Il tema è costruire un sistema che produca imprese sicure – rimarca Fiori – noi mettiamo a disposizione formazione, informazione, incentivi economici per aumentare le qualità delle aziende. Grazie al bando annuale Isi, che è passato da 60 milioni di fondi all’anno di dieci anni fa ai 600 milioni del 2024 e che verranno confermati anche nel 2025, incentiviamo le imprese ad aumentare le politiche di sicurezza con finanziamenti fino a 150.000 euro a fondo perduto per cambiare macchinari vetusti, rimuovere amianto, adottare sistemi di produzione e dispositivi di protezione individuali adeguati».
In Liguria, tra il 2023 e il 2024 sono arrivati 16 milioni e altri nove dovrebbero arrivare nel 2025, per un totale di 25 milioni nel triennio.