Anche in Liguria torna la nona edizione di Asma Zero Week, l’evento nazionale che mette a disposizione dal 26 al 30 maggio consulenze specialistiche gratuite per pazienti con asma non controllato in circa 30 Centri di pneumologia e allergologia specializzati in tutta Italia, prenotabili al Numero Verde 800 628989. In Liguria il Centro che aderisce alla campagna è l’Irccs Policlinico San Martino di Genova.
Asma Zero Week è promossa da FederAsma e Allergie Odv- Federazione italiana pazienti, in collaborazione con Respiriamo Insieme – Aps, con il patrocinio della Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica (Siaaic), della Società italiana di pneumologia (Sip/Irs), della Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) e in partnership con AstraZeneca.
L’obiettivo è sensibilizzare gli oltre 3 milioni di pazienti asmatici in Italia sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e la possibilità di ridurre l’impatto della malattia sulla vita quotidiana mediante l’attuazione di corrette strategie terapeutiche e di comportamento, alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e cliniche, invitandoli a effettuare un controllo sullo stato della propria malattia.
«Anche quest’anno, insieme alle Società scientifiche e ai clinici, siamo felici di riproporre Asma Zero Week, un’iniziativa di grande valore che offre alle persone affette da asma non controllato e asma grave l’opportunità di accedere a uno dei centri aderenti per una consulenza specialistica. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per comprendere meglio la propria condizione: conoscere i sintomi, i fattori di rischio, le misure di prevenzione, essere aggiornati sulle terapie più appropriate e sviluppare una maggiore consapevolezza sull’importanza di aderire al trattamento più indicato – spiega Sandra Frateiacci, vicepresidente di FederAsma e Allergie Odv – Federazione Italiana Pazienti – Negli anni l’iniziativa ha fornito un supporto concreto a migliaia di persone con asma e rappresenta un’occasione fondamentale per fare informazione e promuovere consapevolezza su una patologia complessa, che spesso viene sottovalutata e ancora troppo frequentemente sottodiagnosticata, nonostante il forte impatto che può avere sulla qualità di vita dei pazienti».
L’asma è una patologia che può essere trattata in modo efficace, permettendo ai pazienti di raggiungere un buon livello di controllo della malattia. Tuttavia, senza una gestione adeguata, possono insorgere problemi quali un controllo insufficiente dei sintomi, episodi di riacutizzazione e un deterioramento più rapido della funzione respiratoria. Per questo motivo, il primo obiettivo della campagna è incoraggiare le persone con asma a sottoporsi a una valutazione della propria condizione.
Particolare attenzione merita l’asma grave, una forma più severa della malattia che, secondo le stime, interessa in Italia circa 300.000 individui tra adulti, adolescenti e bambini. Questa condizione è spesso sottodiagnosticata, a causa di un approccio non adeguato e di interventi tardivi, che portano a un uso improprio dei farmaci e a un aggravamento del quadro clinico correlato alla patologia. L’asma grave rappresenta fino al 10% dei casi di asma, ma assorbe tra il 50 e il 60% delle risorse impiegate nella gestione complessiva della patologia. Ha inoltre un impatto significativo sul benessere fisico e mentale dei pazienti, influenzando qualsiasi aspetto legato alla vita di chi ne è affetto: dal percorso scolastico ed educativo, all’attività lavorativa e alla vita familiare e sociale.
«L’uso prolungato o frequente di corticosteroidi orali può portare a effetti collaterali significativi per questi pazienti, e talora la sola terapia inalatoria non è sufficiente per raggiungere un controllo ottimale della patologia e, di conseguenza, una buona qualità di vita per il paziente- spiega Fulvio Braido, direttore Clinica Malattie Respiratorie e Allergologia Ospedale Policlinico Irccs San Martino di Genova -. Negli ultimi anni sono stati sviluppati i farmaci biologici, noti anche come anticorpi monoclonali, che rappresentano una svolta significativa nel trattamento dell’asma grave, consentendo di ridurre la frequenza delle esacerbazioni, le visite al pronto soccorso e l’uso di corticosteroidi orali (Ocs)». Il prof. Diego Bagnasco, sottolinea che «Grazie alle nuove terapie, non ci si può più accontentare di un controllo parziale della malattia, ma bisogna ambire, come obiettivo terapeutico, alla remissione clinica».
La disponibilità di nuove opzioni terapeutiche rappresenta oggi un’opportunità concreta per mirare a un cambiamento sostanziale nella gestione dell’asma, consentendo di puntare alla cosiddetta remissione clinica. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo è fondamentale adottare strategie di trattamento sempre più mirate e personalizzate.
Quando la cronicità dell’asma viene gestita in modo adeguato, è possibile offrire al paziente una qualità di vita paragonabile a quella di chi non convive con la malattia, permettendogli di vivere senza limitazioni. Raggiungere questo ambizioso traguardo richiede però un’attenta presa in carico e l’indirizzamento verso specialisti in grado di garantire un percorso terapeutico personalizzato ed efficace.
«Oggi non possiamo più parlare di trattamento efficace senza considerare pienamente il punto di vista del paziente. La remissione dell’asma non si misura solo attraverso i parametri clinici, ma deve includere anche la percezione soggettiva della persona: le sue preferenze, il vissuto personale e il modo in cui vive quotidianamente la malattia sono aspetti essenziali – sottolinea Simona Barbaglia, presidente di Respiriamo Insieme Aps -. È fondamentale adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga specialisti, medici di medicina generale, farmacisti e altri professionisti della salute, per garantire una presa in carico integrata e continua. L’ottimizzazione del percorso di cura passa anche attraverso un forte collegamento con il territorio, per assicurare vicinanza, accessibilità e continuità dell’assistenza. La terapia deve essere personalizzata, con soluzioni sostenibili che favoriscano l’aderenza nel tempo. Solo così si può attivare un vero circolo virtuoso: l’aderenza costante nasce da una cura che risponde davvero ai bisogni individuali. Il paziente deve partecipare in modo attivo e informato alle scelte che lo riguardano».
Una gestione quanto più possibile integrata e multidisciplinare del paziente, che coinvolga medicina del territorio, specialisti, farmacie di comunità e Associazioni di pazienti, è fondamentale nell’ottica di migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita dei pazienti.
«I farmacisti ricoprono un ruolo sempre più strategico per garantire un’assistenza sanitaria che sia il più possibile efficiente e integrata, rappresentando un punto di riferimento di prossimità, affidabile e facilmente accessibile per i cittadini, capace di intercettare bisogni di salute e di orientare i pazienti verso percorsi di cura adeguati, in raccordo con i medici di medicina generale e gli specialisti – dichiara Andrea Mandelli, presidente Fofi – Iniziative come l’Asma Zero Week confermano questa funzione, rafforzando il ruolo dei farmacisti all’interno della rete di assistenza sul territorio come presidio di prevenzione, ascolto e informazione a supporto del paziente, nell’ottica di migliorare la gestione di una patologia cronica così debilitante come l’asma, a beneficio della qualità di vita chi ne è affetto».
Le consulenze specialistiche gratuite, offerte nell’ambito di Asma Zero Week, sono destinate alle persone che hanno già ricevuto una diagnosi di asma e i cui sintomi non sono controllati.
Per prenotare una consulenza occorre chiamare il Numero Verde 800 628989 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.
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