Confermato per il prossimo martedì 6 maggio lo sciopero del personale dei treni regionali. Lo sciopero durerà otto ore, dalle 9 del mattino fino alle 17. La decisione della sigla sindacale Filt Cgil segue l’incontro che si è svolto ieri in Regione, a cui i rappresentanti del Gruppo Ferrovie dello Stato non si sono presentati.
L’incontro era stato richiesto dalle organizzazioni sindacali all’assessore regionale ai Trasporti per affrontare il fenomeno delle aggressioni in ambito ferroviario, ma si è concluso senza un nulla di fatto.
“Alla riunione – scrive Filt Cgil – non si sono presentate le società del Gruppo FSI, impedendo così un confronto costruttivo e concreto sulle soluzioni da adottare. La riunione purtroppo è stata infruttuosa anche perché dalla Regione non sono arrivate risposte concrete, ad esempio sulla proposta sindacale di aumentare il contributo regionale per rafforzare le misure contro le aggressioni e incrementare la presenza di personale a bordo treno. Per l’assessore le risorse previste dal contratto di servizio sono già sufficienti e spetta a Trenitalia intervenire e questo nonostante ci si trovi di fronte ad una vera e propria emergenza che andrebbe affrontata celermente e con risposte adeguate. Purtroppo – aggiunge il sindacato – la Filt Cgil deve anche registrare come l’Assessore abbia nuovamente usato toni provocatori nei confronti della Filt. Ancora una volta, come già accaduto in riunioni precedenti, l’Assessore ha ritenuto di poter assumere toni inadeguati al proprio ruolo istituzionale, tentando di strumentalizzare la vertenza in chiave propagandistica”.
«Ritengo grave l’assenza di FS a questo incontro – aveva dichiarato l’assessore ai trasporti Marco Scajola al termine della riunione di ieri – una mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e dei sindacati. Chiederò spiegazioni formali al prossimo incontro con i vertici del gruppo e ribadirò la necessità di un impegno concreto da parte delle società ferroviarie per adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza sia dell’utenza sia dei dipendenti. Mi farò promotore, coinvolgendo le prefetture e la Conferenza delle Regioni, di un’azione per ottenere dal Governo un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine a bordo dei treni e nelle principali stazioni ferroviarie. La sicurezza deve essere al centro: chi lavora e chi viaggia deve poterlo fare sapendo di essere tutelato. È necessario un potenziamento stabile delle forze di polizia sui treni e nelle stazioni strategiche. Inoltre chiederò un impegno concreto a Trenitalia di aumento di personale a bordo dei treni per creare le migliori condizioni di lavoro e di sicurezza per i dipendenti che non possono e non devono più sopportare situazioni di rischio e disagio. Su questo aspetto saremo inflessibili nel chiedere azioni rapide ed efficaci».