La Borsa di Milano in tilt in avvio con buona parte dei titoli che non riescono ad aprire dopo l’effetto dazi a catena. Il ribasso calcolato sui pochi che scambiano è del 3,4%, poi segna un -6,8%. Nessun titolo positivo nel Ftse Mib, pesanti perdite per Mediobanca (-8,99%), Buzzi (-8,86%), Prysmian (-8,79%) e Iveco (-8,18%).
Tracollo dell’Europa in avvio. La Borsa di Francoforte lascia il 9,1%, Parigi cede il 6,5%, Londra flette del 5,5%.
In Asia la Borsa di Tokyo segna la terza maggiore flessione di sempre con gli investitori sempre più preoccupati per una spirale senza controllo sul commercio globale, e il rischio di possibili ritorsioni dopo l’entrata in vigore dei dazi Usa. Il Nikkei lascia sul terreno il 7,83% a quota 31.136.58 e un crollo di 2.644 punti. Altre piazze fanno pure peggio: Hong Kong precipita a -11,6% , Shanghai a -7,6%, Shenzhen a -10,5%.
Prezzo del petrolio ancora in calo dopo il tonfo di venerdì. Il Wti con consegna a maggio passa di mano a 60,45 dollari con un calo del 2,48% mentre il Brent con consegna a giugno è scambiato a 64,01 dollari con una flessione del 2,39%.
Nei cambi l’euro si rafforza sul dollaro e perde quota rispetto allo yen. È scambiatao a 1,1001 dollari (+0,41%) e a 160,3300 yen (-0,36%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna un sensibile aumento a 124 punti base (+3,84%). Il rendimento è a +3,77%