I dazi Usa in vigore dal 2 aprile non fanno più paura: sembra che non saranno così impattanti come si era temuto e le Borse europee hanno chiuso in netto rialzo. Milano segna +1,06%, Madrid +1,21%, Francoforte +1,13%, Londra +0,30%, Parigi +1,08%. Spread Btp/Bund sui 110 punti (variazione +4,47%, rendimento Btp 10 anni +3,89%, rendimento Bund 10 anni +2,79%).
A Piazza Affari giornata favorevole alle banche, che occupano i primi posti del listino principale, con Unicredit (+2,29%) per cui Equita sottolinea il potenziale di creazione di valore legato alla integrazione con Banco Bpm (+2,1%) e Jp Morgan consiglia un ‘Overweight’ sul titolo, con target di prezzo a 69 euro, molto più elevato dei prezzi di Borsa pari a 55,28 euro, Banca Mediolanum (+2,28%), Intesa Sanpaolo promossa da Jp Morgan che raccomanda il titolo e alza il target di prezzo a 6,2 euro(+2,20%), Banco Bpm (+2,14%).
In coda Pirelli (-2,5%), che risente della guerra dei dazi, della crisi del settore auto e anche delle voci su un ridimensionamento della quota del socio cinese Sinochem, oggi al 37% del capitale: una mossa che eviterebbe al gruppo di ridurre il proprio business negli Usa a partire dal 2027 in seguito seguito alle normative che penalizzano società cinesi.
L’euro scambia a 1,0811 dollari (ieri a 1,0794) e vale 161,87 yen (da 162,53), Il rapporto tra dollaro e yen si attesta a 149,73 (da 150,11).
Il petrolio è in calo, con il Wti che scambia a 68,71 dollari al barile (-0,58%) e il Brent a 72,69 dollari (-0,44%). Cala anche il gas ad Amsterdam a 41,4 euro al megawattora. L’oro rimane sui massimi sopra i 3.000 dollari.