I dazi di Trump, che dovrebbero entrare in vigore dal 2 aprile prossimo, hanno tolto slancio alle Borse europee, che hanno chiuso in rosso. Milano segna -0,16, Londra -0,1%, Francoforte -0,17%, Parigi -0,26%, Madrid -0,2%. Spread Btp/Bund sui 105 punti (variazione -0,33%, rendimento Btp 10 anni +3,82%, rendimento Bund 10 anni +2,77%).
A Piazza Affari vanno bene i settori che potrebbero essere esentati dai dazi, a partire da auto e semiconduttori. Stellantis (+1,95%), St (+1,91%) nel giorno dello stacco cedola e Banca Mediolanum (+2,2%) spinta dagli analisti di Jp Morgan, Telecom (+2,06%) con i francesi Vivendi che continu a scendere nel capitalel. Realizzi su In ribasso Leonardo (-2,35%). Fuori dal listino principale, il mercato non ha premiato il ritorno all’utile di Fincantieri (-2,84%), e ha penalizzato la Juventus (-3,12%) dopo il cambio di allenatore.
L’euro è in calo a 1,0794 dollari (da 1,0824 venerdì in chiusura) e sale a 162,53 yen (161,31), il rapporto tra dollaro e yen si attesta a 150,61 (149,02). , Il bitcoin sale del 3,6% a 86.954 dollari.
La minaccia di Trump di applicare dazi alle merci di paesi che importano petrolio dal Venezuela hanno fatto salire quotazioni del greggio con il Wti di maggio a 69,3 dollari al barile (+1,5%) e il Brent di pari scadenza a 73,1 dollari (+1,3%). In calo dello 0,8% a 42,3 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam. L’oro e’ stabile a quota 3.027 dollari.